Si chiude il 10° Congresso dell’ANDIS. Marotta rieletto alla presidenza per il prossimo triennio

Un Congresso molto partecipato, vivo, a tratti emozionante, com’è nella più bella tradizione dell’ANDIS. Già il titolo “I nuovi scenari e le nuove sfide per la dirigenza scolastica” annunciava i temi su cui erano chiamati a confrontarsi i 97 delegati provenienti dalle varie regioni d’Italia. La relazione di apertura del Presidente prendeva in esame le principali sfide poste ai sistemi educativi dai processi di cambiamento in atto, la necessità di abbandonare il modello della didattica trasmissiva, il fallimento del progetto di innovazione de “La Buona Scuola”, il disagio professionale dei dirigenti scolastici.

A questo proposito Marotta ha indicato quali cause dell’accresciuto malcontento della categoria l’affastellamento degli adempimenti burocratici introdotti dalla legge 107, il carico di responsabilità in materia di sicurezza delle scuole, l’avvio contrastato del sistema di valutazione dei ds, la mancata perequazione economica della dirigenza scolastica alle altre dirigenze statali.

Il Presidente ha riproposto poi il modello di DS che piace all’ANDIS: un dirigente riconosciuto per l’autorevolezza culturale e professionale, un “costruttore di comunità”, che sappia creare condizioni di miglioramento continuo dei processi educativi, che promuova una scuola “inclusiva” e democratica, che assuma la responsabilità dei risultati degli alunni, che si faccia garante ed interprete prima di tutto dei diritti di cittadinanza. Un profilo di dirigente scolastico coerente con il Codice Etico dell’ANDIS che prefigura un “professionista riflessivo” che “si attiva per costruire la comunità professionale dei docenti”, che guida una comunità che ha la “responsabilità di orientare le giovani generazioni ai principi e ai valori sanciti dalla Costituzione e dalle Carte Internazionali dei Diritti”.

Concludendo Marotta ha tracciato le sfide che impegneranno l’Associazione nei prossimi tre anni: farsi riconoscere dal nuovo decisore politico quale risorsa fondamentale di competenze e affidabilità sulle questioni di politica scolastica e di ordinamento; rappresentare nelle sedi giuste le istanze professionali dei colleghi; stringere nuove relazioni con l’Amministrazione centrale e periferica, le Organizzazioni Sindacali dell’Area e del Comparto Istruzione e Ricerca, le Associazioni professionali, le Università, la stampa e l’editoria scolastica.

Alla relazione del Presidente è seguito un dibattito ricco e appassionato che per due giorni ha impegnato i delegati sulle questioni generali di miglioramento del sistema scuola e ancor più sul ruolo che l’ANDIS dovrà assumere per sostenere le istanze della dirigenza scolastica.

Il Congresso è stato chiamato, infine, a rinnovare gli organismi nazionali. Le votazioni hanno dato i seguenti risultati:

Presidente nazionale: Paolino Marotta
Membri eletti del direttivo nazionale: Paola Bortoletto (Veneto), Luciano Berti (Lombardia), Angela Randazzo (Sicilia), Domenico Ciccone (Campania).
Componenti del Consiglio nazionale: Vincenzo Petrosino (Campania), Alessandra Benanti (Sicilia), Renata Rossi (Lombardia), Filomena Filippis (Piemonte), Nicola Puttilli (Piemonte), Michele Giammatteo (Basilicata), Lia Bonapersona (Veneto), Pasquale La Femina (Campania), Marianna Rusciano (Emilia Romagna), Francesca Di Liberti (Lombardia), Carmen Sperandeo (Veneto), Alfonso Marotta (Campania), Eugenio Scardaccione (Puglia), Guzzardi Patrizia (Sicilia), Mario Veca (Sicilia), Domenico Ciccone (Campania), Renzo Stio (Campania), Santo Molino (Sicilia), Cristina Cascio (Sicilia), Salvador Tufano (Campania) .
Revisori dei conti: Anna Iossa (Campania), Giovanni Marchese (Sicilia), Maria Luisa Mattiuzzo (Piemonte)
Probiviri: Francesco Balice (Lombardia), Annarita Bini (Abruzzo), Michele Candida (Campania), Giuseppina Florio (Campania), Carmen Lanni (Lazio).