In 23 delle cento province italiane non vi sono docenti di sesso maschile tra il personale insegnante delle scuole dell’infanzia statali: una situazione tutta esclusivamente al femminile, che tocca soprattutto aree del centro nord. Ma anche nelle restanti province la femminilizzazione tra i docenti dell’infanzia è altissima, tanto che la media nazionale nel settore è del 99,57%, il che significa 4 maschi ogni mille insegnanti. E’ quanto emerge dai dati del ministero dell’Istruzione sulla scuola statale italiana per il 2003-2004. Nella scuola primaria la media nazionale di femminilizzazione è del 95,38%: ci sono dunque 46 maestri maschi ogni mille docenti. Il più basso tasso di mascolinità della scuola primaria viene dall’Umbria (solo 30 maestri su mille docenti) con la provincia di Terni che ha solamente 15 maestri ogni mille insegnanti in servizio. Il sud, invece, garantisce maggiori tassi di mascolinità, ed è Crotone ad avere la percentuale più bassa (si fa per dire) di presenze femminili tra i docenti della primaria: 89,53%. È un po’ meno rosa la situazione dei docenti di scuola secondaria di I grado (media nazionale del 75,48% di presenze femminili tra gli insegnanti), con le più alte punte di femminilizzazione nel Lazio (79,01%), in Emilia Romagna (78,40%) e in Liguria (78,28%). Nel sud vi sono 266 docenti maschi di scuola media ogni mille insegnanti del settore. La marea rosa sale inesorabilmente anche negli istituti superiori, al punto che tutte le cento province italiane hanno più della metà dei docenti di superiori di sesso femminile, con Belluno, ultimo baluardo del sesso forte negli istituti superiori, che capitola con un onorevole 49,18% di presenze maschili. Nella media nazionale delle superiori vi sono 408 professori maschi ogni mille insegnanti.

Presenza femminile tra il personale scolastico statale: Docenti

Sesso	Scuola infanzia	Scuola primaria	Scuola sec. I grado	Scuola sec. I grado
Donne	99,57%	95,38%	75,48	59,18%
Uomini	0,43%	4,62%	24,52%	40,82%

Elaborazione Tuttoscuola su dati Miur 2004