Sei idee per la scuola, l’importanza della formazione in servizio

Pubblichiamo il commento del lettore Giovanni Vittorio Pallottino al nostro dossier “Sei idee per rilanciare la Scuola”.

Il dossier è a disposizione di ricercatori ed esperti, di rappresentanti della scuola (associazioni professionali, genitoriali e studentesche, operatori scolastici) e della società (imprenditori, amministratori locali, volontariato, dirigenti pubblici etc), con l’intento di offrire uno stimolo alla riflessione e con l’impegno a diffondere con i mezzi a nostra disposizione i contributi – anche quelli critici, purché propositivi – che la nostra iniziativa intende sollecitare.

Commenti e opinioni possono essere indirizzati a redazione@tuttoscuola.com.

Ne daremo conto, alimentando il dibattito, sul portale tuttoscuola.com, sulla newsletter settimanale TuttoscuolaFOCUS e sul mensile Tuttoscuola. Seguite www.tuttoscuola.com per scaricare il dossier o inviate una mail di richiesta indicando recapiti e professione a tuttoscuola@tuttoscuola.com .

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Condivido largamente le proposte contenute nel Dossier formulando le seguenti osservazioni.

  1. C’è un evidente rischio di perdita di attenzione e impegno nei confronti della missione essenziale della Scuola a fronte delle iniziative proposte, anche per l’aggravio conseguente ai necessari adempimenti burocratici per i docenti e i dirigenti. Per questo è necessario un forte intervento di deregulation per poter sburocratizzare il nuovo assieme al preesistente, proponendo una opportuna task force a ciò dedicata, che indichi come limare e superare i vincoli normativi. In modo che il tempo e l’attenzione del personale possa essere rivolto principalmente alla didattica, come del resto si dice nel Dossier.
  2. Sono buone le proposte di formazione in servizio per migliorare la qualità del corpo docente, a cui aggiungerei attività di aggiornamento che si avvalgano dell’opera gratuita di docenti in pensione (scuola e università), come nella proposta fatta tempo fa dalla Sapienza di Roma. Ma nulla, mi pare, c’è sulla formazione pre-service, dopo gli altalenamenti legislativi degli ultimi anni, che invece è essenziale. Soprattutto quella disciplinare, che risulta oggi fortemente carente fra i docenti di determinate classi d’insegnamento. Un altro punto riguarda la gestione dei casi estremi di inefficienza didattica, purtroppo non infrequenti, che oggi si traduce in semplici trasferimenti ad altro istituto (nella vana speranza che …). Costerebbe poco, e migliorerebbe molto la qualità del servizio e l’immagine nei confronti dell’utenza, trovare soluzioni alternative.
  3. Quanto alla digitalizzazione, va certamente perseguita tenendo presente però che è un processo lento e costoso, e che non ci si devono aspettare miracoli. Ricordiamo in proposito la vicenda dell’istruzione programmata di qualche decennio fa e la famosa metafora della paperless society (mai tanta carta è stata stampata da quando si usano le stampanti).

Roma, 15 settembre 2013

Giovanni Vittorio Pallottino

http://www.roma1.infn.it/rog/pallottino/