Secondo ciclo/3. L’atmosfera tesa dell’Eur

Alla convocazione del ministro del 13 gennaio nella sede dell’Eur del Miur ha risposto un ampio numero di rappresentanti del mondo associativo e sindacale della scuola e della società civile. Da subito si capisce che l’atmosfera è densa di aspettative e carica di tensione. Il ministro Moratti parla di unico sistema educativo, come previsto del resto dalla legge n. 53/03, internamente articolato in due sistemi di pari dignità educativa e culturale, tra loro interconnessi. Si apre il dibattito. Molti ricordano che in Europa il 20% dei giovani frequenta i licei, mentre l’80% si divide tra istruzione tecnica e professionale. Per questo esprimono preoccupazioni sulla proposta del Ministro di prevedere ben 8 indirizzi del Liceo tecnologico e in apparenza due ma in realtà quattro indirizzi per il Liceo economico.
Sulla ripartizione tra i due canali, oltre la Gilda, solo Confindustria e Cgil sembrano, tra i presenti all’incontro, soddisfatti dell’ipotesi ministeriale. I rappresentanti di queste due organizzazioni (Claudio Gentili e Enrico Panini), tra fraseologia in apparenza meritocratica nel primo caso e ugualitarista e “rivoluzionaria” nel secondo, esprimono la loro convergente adesione all’ipotesi di un secondo ciclo con l’80% dei giovani nei Licei e il 20% in un’istruzione e formazione professionale residuale e gerarchicamente inferiore. L’altro sindacalista della Cgil presente, Fabrizio Dacrema, tuttavia, critica pesantemente il ‘doppio canale’ e la ‘scelta precoce’. Addebita queste critiche alla legge n. 53/03, che peraltro ipotizza piuttosto un unico sistema educativo, internamente articolato in due sistemi di pari dignità educativa e culturale, tra loro interconnessi.
Quanto al merito dei problemi, la CGIL ha detto di “condividere le preoccupazioni espresse dal rappresentante di Confindustria sulla accentuazione della separazione tra cultura umanistica, scientifica e tecnologica” e ha chiesto che le scuole siano coinvolte in una capillare consultazione sulla riforma, da tenere nei prossimi mesi.