Secondo ciclo. La presa di distanza di Forza Italia

Ma il progetto di secondo ciclo presentato dal Miur gode del sostegno della maggioranza? A giudicare dalle reazioni che abbiamo raccolto sembra che come poche volte tutte le anime della Casa delle libertà siano sulla stessa lunghezza d’onda: no secco a questo progetto.
Cominciamo dal partito di maggioranza relativa. Il Dipartimento scuola e università e il Dipartimento formazione professionale di Forza Italia hanno fortemente criticato le proposte di riforma del secondo ciclo avanzate dal Miur con un documento molto critico.
La nota, firmata dall’on. Mario Mauro e dall’assessore all’istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia Alberto Guglielmo, ricorda che «Forza Italia ha sostenuto le legge 53/2003 in tutte le sue fasi», perché in un momento di rilancio dello sviluppo economico e industriale del paese e di ricerca del valore aggiunto rappresentato dalla competitività, «ha sempre apprezzato l’intenzione della legge stessa di potenziare il sistema dell’istruzione e formazione professionale secondaria e superiore collegato alle imprese e al territorio, di attribuire a questo sistema una dignità culturale ed educativa pari a quella del sistema dell’istruzione liceale e universitaria e di ritenere, infine, la costituzione dell’istruzione e formazione tecnica superiore uno degli appuntamenti più strategici delle politiche della formazione del nostro paese».
Forza Italia, tuttavia, non ravvisa nella proposta posta in discussione dal Ministero una reale concretizzazione di questi propositi. In particolare teme che, con le ipotesi presentate, «l’opinione pubblica sarebbe indotta a credere che la “vera scuola” sia soltanto nei licei, con l’aggravante che questi avrebbero un primo biennio teorico, unico (da noi sempre osteggiato per i limiti ampiamente documentati) che riproporrebbe per di più il modello di scuola della Legge Berlinguer, abrogata dalla legge 53».