Secca presa di distanza di AN dai nuovi programmi ministeriali

La consulta scuola di AN ha mosso un deciso e pubblico attacco alle bozze di nuovi programmi della scuola elementare e della scuola media apprestate dal MIUR con la consulenza del prof. Giuseppe Bertagna. Ne parla lo stesso responsabile scuola di AN, sen. Giuseppe Valditara, in un dettagliato articolo pubblicato nel numero a giorni in edicola di Tuttoscuola.
Quali sono i motivi di questa improvvisa presa di distanza? È vero che la delega al governo contenuta nel DDL Moratti è assai ampia, e che rilevanti sono i margini di discrezionalità tradizionalmente riconosciuti al Ministro dell’istruzione in materia di programmi, ma le numerose modifiche richieste in via preventiva e quasi cautelativa da AN sono probabilmente la spia di un problema politico più generale, quello della ricerca di identità di questo partito all’interno della coalizione al governo, e soprattutto nei confronti dei ministri “tecnici”.
Ecco le principali richieste di modifica di AN:
– la precisazione che l’obiettivo prioritario in prima elementare “è l’apprendimento della lettura e della scrittura in lingua italiana”; per le classi successive si chiedono indicazioni “più chiare” circa lo studio della grammatica, della sintassi e dell’analisi logica, “i tre pilastri di una formazione rigorosa”; la valorizzazione della poesia, anche nella scuola media, in alternativa all’impostazione eccessivamente analitica di approccio ai testi;
– l’inserimento del latino in terza media “come materia di indirizzo”;
– il “ritorno del mito e dell’epica”, che segnerebbe il “ritorno della dimensione spirituale nella rivisitazione del passato”;
– una diversa periodizzazione dei programmi di storia della scuola media; in terza si dovrebbe partire dal Congresso di Vienna (1815), e si dovrebbe evitare di parlare di “imperialismo”;
– il ripristino dell’educazione fisica, in luogo delle “attività sportive”;
– l’aumento delle ore obbligatorie (825 sono “ancora poche”) e la riduzione di quelle facoltative, per evitare la “scuola happening” del modello americano.
In pratica AN chiede di tornare ai programmi tradizionali e di eliminare o ridurre al minimo i Piani di studio personalizzati e il Portfolio delle competenze (“atti cartacei”), cioè il cuore del progetto Bertagna.