Se Fioroni va al Family Day

“Io al Family day ci vado. Rutelli farà come gli pare. Del resto, io non ho bisogno di compagnia…”. Lo afferma il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni a proposito dell’invito rivolto dal leader della Margherita ai membri del governo a non partecipare alla manifestazione del 12 maggio.

Secondo Fioroni, “rispetto alla famiglia il problema non è la partecipazione o meno al Family day. Quel ridicolo dubbio amletico, esserci o non esserci, ossessiona in molti ma certamente non me. Il problema vero è impegnarsi in modo forte e determinato per quelle politiche a sostegno della famiglia”.

“Oggi – sostiene il ministro della Margherita – l’emergenza è l’attuazione di una politica sociale ed innovativa a sostegno della famiglia, e su questo il governo di centrosinistra non può che esser compatto. D’altronde, tutti sappiamo distinguere bene i gusti dai valori. I gusti passano e mutano, i valori invece restano, e quelli scritti nella Costituzione vanno difesi nei fatti, a cominciare dalle scelte di politica economica e finanziaria. In ogni caso – conclude – io sono per il rispetto delle regole, purché siano condivise e valide per tutti. E allora, se si stabilisce la regola che prevede quando e dove i ministri possono andare a una manifestazione, allora a quella regola mi atterrò. Ma ripeto: la priorità oggi è il sostegno alla famiglia, cominciando a trovare le risorse necessarie a realizzare le proposte del ministro Bindi e dei capigruppo della maggioranza”.

Un’altra divisione alle viste nella maggioranza…