Se 24 ore vi sembran troppe…

Nell’articolo Ma davvero gli orari dei docenti italiani sono nella media europea?, pubblicato nell’ultima newsletter TuttoscuolaFOCUS e messo in chiaro per i lettori del nostro portale a questo indirizzo, ipotizzavamo come via di uscita prevedibile dall’impasse tra la richiesta draconiana di 6 ore settimanali gratuite contenuta nella Legge di stabilità e la chiusura (ostile, per usare un eufemismo) da parte delle organizzazioni sindacali una mediazione che avvicinasse l’aumento orario all’effettiva media degli orari di lavoro dei docenti dell’Unione Europea (o dei Paesi Ocse, a seconda di quale metro di paragone si voglia utilizzare).

Il prevedibile in queste ore sembra che stia diventando, come sovente accade in questi casi, se non realtà, quanto meno indiscrezione.

La versione on line de Il Sole 24 Ore riporta una possibile mediazione a 20-21 ore (“Sulla scuola le ipotesi più gettonate prevedono di prolungare l’orario di lavoro degli insegnanti a 20-21 ore e non più a 24, anche se l’obiettivo di Pd e Udc resta la cancellazione della misura”), mentre l’equivalente del quotidiano Il Messaggero scrive: “Si sta pure ragionando su un’ipotesi di mediazione, cioè di salire da 18 fino a 20-21 ore”.

Indiscrezioni ministeriali dicono che l’ipotesi di lavoro a viale Trastevere abbia come parametro un orario di lavoro dei docenti a 21 ore. Queste voci sono confermate dal testo di un’agenzia della Dire, che recita:”Nelle trattative con i partiti il ministero ha già messo sul piatto due contro-proposte. Una è quella dell’innalzamento a 21 invece di 24 ore. Ma il Pd si é messo di traverso: ‘Non un’ora in più a carico degli insegnanti”. Altra possibilità, hanno spiegato i tecnici di viale Trastevere ai gruppi parlamentari, “un taglio lineare sul bilancio del dicastero che pero’ non tocchi il capitolo personale’“.