Scuole o grandi fratelli? Succede a Philadelphia

Si infiamma negli Usa la polemica su alcune scuole del distretto di Philadelphia accusate di ‘spiare’ i propri studenti tramite le telecamere inserite nei laptop affidatigli in dotazione. Secondo quanto rivela il Telegraph il distretto scolastico sarebbe accusato di aver estorto oltre 56.000 immagini degli studenti, ripresi a loro insaputa il più delle volte nelle loro abitazioni.

Il caso era nato in sordina, a partire dalle accuse di un singolo studente, Blake Robbins, che aveva scoperto di essere stato ‘ripreso’ a sua insaputa dopo aver scoperto che una sua foto era finita nelle mani degli amministratori della scuola. Le indagini sul caso hanno rivelato però una situazione molto diversa. Oltre a Blake, in sostanza, venivano spiati tutti gli studenti ad aver ricevuto un laptop in assegnazione.

Il distretto scolastico si difende ammettendo di aver ottenuto tali immagini ma spiegando di non aver avuto nessuna intenzione malevola. Il sistema di telecamerine e di controllo remoto inserito nei computer doveva servire a individuare alcuni laptop assegnati a studenti e poi spariti.

Una spiegazione questa che convince poco. A novembre scorso, infatti, Robbins venne convocato da uno dei dirigenti della scuola che lo accusò di avere delle droghe in camera sua. E a conforto delle accuse mostrò al ragazzo un’immagine della sua stanza dove si potevano scorgere delle pillole (che il ragazzo sostiene fossero caramelle). Sta di fatto che i genitori hanno denunciato la scuola per violazione della privacy.