Scuole chiuse: un’occasione per sistemare al meglio le strutture

Il DPCM 3 novembre ha messo, dunque, in quarantena 6.367 istituti d’istruzione secondaria di II grado e le loro 121.541 classi frequentate da 2.623.298 studenti. Sono anche da considerare le seconde e terze classi delle scuole di scuola secondaria di I grado delle fasce rosse di Calabria, Lombardia e Piemonte, nonché tutte le 4.500 scuole della Campania con le 13mila classi incluse. La chiusura per almeno un mese o forse più di quelle migliaia di scuole e istituti può costituire un’occasione favorevole per la sistemazione o il completamento delle strutture e degli arredi prima della ripresa delle lezioni.

Durante il lungo lockdown della primavera scorsa gli eventuali interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture scolastiche erano impossibili; tuttavia nei mesi estivi in diversi casi la manutenzione non è stata completata a causa delle ferie del personale.

Ora invece, a scuole forzatamente chiuse, le condizioni di accesso e agibilità sono favorevoli e consentono anche possibili interventi di manutenzione e sanificazione dei locali, e sostituzione o ripristino degli arredi mancanti.

Per gli arredi, in considerazione che a fine ottobre, nonostante le assicurazioni da parte del commissario straordinario Arcuri, non erano stati ancora consegnati migliaia di banchi monoposto con o senza rotelle (si è parlato di circa 900mila), è possibile e, anzi, necessario completare le consegne per assicurare al rientro degli studenti una condizione di normalità che eviti di aggiungere altre criticità ad una situazione compromessa dall’emergenza sanitaria.