Banchi monoposto: consegna prevista in tutte le scuole entro il 31 ottobre, ma ne mancherebbero ancora 900mila

Ultima settimana di ottobre, quella decisiva, quella che avrebbe dovuto vedere completata la consegna dei banchi monoposto promessi dal commissario straordinario per l’emergenza Covid- 19, Domenico Arcuri. E invece, secondo un’inchiesta del Sole24Ore, di quei banchi ne mancherebbero all’appello ancora 900mila, fondamentali per garantire quel distanziamento necessario allo svolgimento delle attività scolastiche in presenza. Dei 2,4 milioni promessi, ne sarebbero stati consegnati infatti 1, 5 milioni. Questo senza contare le scuole che hanno invece ricevuto arredi di qualità discutibile. Per esempio diverse scuole della Capitale hanno ricevuto, come già segnalato da Tuttoscuola nei giorni scorsi, sedute in plastica che non rispetterebbero i criteri del bando di Arcuri.

Ma tornando ai banchi monoposto: “Sono stati coperti i fabbisogni di tutte le scuole per le quali gli arredi servono a garantire il distanziamento – hanno spiegato al Sole24Ore i collaboratori del commissario –. A partire dal 1° settembre, in sei settimane è stato consegnato un volume di arredi pari alla produzione italiana di sette anni e mezzo, considerando che la media è di 200mila banchi l’anno”.  E allora qual è il problema? Scuole chiuse, ordinanze regionali e problemi nella produzione. E poi la consegna. Nelle ultime due settimane si sarebbe infatti registrato un lieve rallentamento nel ritmo delle forniture dei banchi monoposto,dovuto soprattutto al fatto che i trasportatori hanno trovato in alcuni casi le scuole chiuse causa Covid, oppure per disposizione regionale.

Stando poi alle affermazioni dell’ufficio del commissario, criticità sono state riscontrate anche nella produzione: l’elevata mole di lavoro avrebbe messo sotto pressione la fornitura di materie prime. Ma soprattutto nella consegna, tanto che la stessa struttura commissariale è intervenuta in alcuni casi, appoggiandosi al proprio canale distributivo. 

Intanto le aziende produttrici continuano a lavorare senza sosta. “Facciamo una media di 3.500 banchi monoposto al giorno – ha detto Nicola Forzato, incaricato per le relazioni esterne di Mobilferro, azienda di Rovigo specializzata in arredo per ufficio e per istituti scolastici, capofila dell’Associazione temporanea di sette imprese associate a FederlegnoArredo-Assufficio, vincitrici del bando Arcuri con un lotto complessivo di 500mila banchi monoposto –. Come Mobilferro abbiamo una commessa di quasi 190mila banchi: stiamo chiudendo il cerchio, prevediamo di farcela entro il 31 ottobre, anche se è durissima”.  

“Dopo qualche difficoltà iniziale per mettere la macchina a regime, le aziende hanno recuperato e stanno consegnando secondo i programmi”, spiega Gianfranco Marinelli, presidente di Assufficio, l’associazione industriale a cui aderiscono, oltre alle imprese dell’Ati, anche altre aziende vincitrici del bando Arcuri. “Le difficoltà sono legate semmai alle operazioni di consegna – ha detto ancora Marinelli. Un problema comunque risolvibile, spiega Emidio Salvatorelli, titolare della Vastarredo di Vasto (Chieti): “Ci siamo organizzati con due depositi a Catania e Bari e alcune società di service. Se i banchi monoposto vengono mandati indietro, perché la misura non va bene o perché non servono più, li portiamo altrove, in base alle indicazioni del commissario”.