Scuola primaria: prezzi dei testi congelati per intervento dell’Anci

I prezzi dei libri di testo della nuova scuola elementare restano congelati. Per le famiglie non cambia nulla, mentre chi gioisce è l’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani (www.anci.it).
Infatti i testi scolastici, in questo ordine di scuola, sono completamente gratuiti per gli alunni, grazie a cedole librarie che vengono pagate dai Comuni ai librai.
Il costo dei libri è a carico dello Stato il quale trasferisce appositi fondi ai Comuni. Una partita di giro che però è del tutto virtuale, perché quei fondi vengono compresi in maniera indistinta nei fondi generali trasferiti ai Comuni e annualmente confermati o addirittura ridotti.
Se i prezzi dei libri aumentano, i fondi non coprono la differenza e i Comuni vanno in rosso.
Da qui la richiesta, accolta, di non variare i prezzi se non aumentano i fondi trasferiti, con soddisfazione dell’Anci che “esprime la propria soddisfazione per i risultati conseguiti, che eviteranno la lievitazione delle spese degli enti locali, in particolare grazie allo svolgimento delle gare, che risultano oggi sicuramente legittime e possibili, manterrà inoltre su questo argomento la richiesta di maggiori stanziamenti statali anche per annullare l’assurda differenza tra questo finanziamento e quello pressoché totale delle analoghe provvidenze per le scuole medie e superiori erogate dai comuni“.
Il congelamento dei prezzi dei testi scolastici dell’elementare da parte del Miur segue un analogo congelamento dei prezzi complessivi dei libri per la prima media.
Alla fine gli unici a non essere soddisfatti sono soprattutto gli editori che hanno dovuto sostenere, a loro dire, ingenti oneri finanziari per le nuove edizioni dei testi conformati alla riforma.
La contrarietà degli editori sarebbe anche motivata dal fatto che la decisione di mantenere invariati i prezzi sarebbe venuta a stampa dei nuovi libri già conclusa.