Scuola media: gli interrogativi sulla quarta prova

La nuova previsione normativa di introdurre negli esami di scuola media una prova nazionale non dovrebbe subire ostacoli nella sua applicazione per effetto della crisi.

Per la prima volta nella storia della scuola media italiana, è stata prevista per l’esame di licenza l’effettuazione di una “prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli alunni“.

Nulla si sa ancora su quanto il ministero sta preparando per questa prova, mentre nelle scuole l’ansia è crescente. L’unica cosa certa, visto che si tratta di una prova nazionale, riguarda il giorno di effettuazione che non potrà che essere unico per tutte le scuole, calendari regionali (diversi tra loro) permettendo.

Non è ancora chiaro se la prova, che per legge deve essere preparata dall’Invalsi (è di questi giorni la proposta di nomina del dott. Cipollone a presidente, come tempestivamente riportato da tuttoscuola.com), dovrà servire anche come rilevazione dei livelli di apprendimento dei quindicenni italiani o se si limiterà ad essere somministrata e valutata localmente, come momento integrativo della valutazione d’esame.

L’attesa maggiore da parte delle scuole riguarda però un altro problema che la legge di conversione n. 176/2007 non precisa. La prova riguarderà una disciplina di studio oppure avrà carattere interdisciplinare per accertare il livello di cultura generale dei ragazzi? Nel caso di prova disciplinare, riguarderà una materia diversa ogni anno (storia, scienze, ecc.) oppure sarà di rinforzo per quelle già oggetto d’esame?