Sciopero: solita guerra di cifre sulle adesioni

C.v.d.: come volevasi dimostrare. Sulle adesioni allo sciopero nella scuola del 24 marzo ministero e sindacati, ancora una volta, parlano lingue diverse.
In attesa di conoscere l’effettiva situazione nazionale di partecipazione allo sciopero in tutte le istituzioni scolastiche, in base alla rilevazione on line che viene effettuata per la prima volta dal ministero, valgono, per il momento, le cifre delle parti: il sindacato parla di adesione massiccia con punte dell’80%, mentre il ministero, nel comunicato stampa diramato nella stessa giornata dello sciopero, parla di cifre molto più basse (38,9%) che, in ogni modo, rappresentano per il mondo della scuola, visto dalle rilevazioni ministeriali, un dato quasi eccezionale.

Oltre alla questione delle adesioni allo sciopero, su cui si spera di avere quanto prima l’informazione completa nazionale, c’è un’altra considerazione che riguarda le motivazioni dell’astensione.
Inizialmente le motivazioni erano sostanzialmente due: mancata garanzia delle risorse finanziarie e richiesta di immissioni in ruolo sui posti vacanti. Su quelle ragioni vi è stato il preliminare confronto con l’amministrazione per il tentativo di conciliazione.
In effetti le due principali ragioni dello sciopero, per il mutare degli eventi, sono diventate il no alla guerra e il no alla riforma Moratti, appena approvata.