Sciopero scuola, sindacati: ‘Se 1 lavoratore su 5 ha aderito, la protesta è forte e non può essere ignorata’

“Crescono i dati relativi all’adesione del personale allo sciopero con stime che indicano una percentuale attorno al 20%. Se un lavoratore della scuola su 5 ha aderito allo sciopero significa che la protesta è forte. Questo è un fatto che non può essere ignorato“. A cantare vittoria commentando i dati dell’adesione allo sciopero scuola dello scorso 30 maggio, sono i sindacati che lo hanno proclamato: FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS e Gilda. 

Dati che però ancora non toccano il 20% dichiarato dai sindacati, anche se si avvicinano e potrebbero arrivare a toccarlo. Al momento il cruscotto degli scioperi del pubblico impiego aggiornato alla mattina di oggi, 1 giugno, registra una percentuale di adesione allo sciopero scuola del 30 maggio del 17,4%. Qualora il 20% già annunciato dai sindacati venga effettivamente raggiunto, sarebbe sicuramente un miglioramento dei livelli di partecipazione registrati negli ultimi mesi, ma comunque un dato ben lontano da quello registrato in occasione dello sciopero contro la Buona Scuola del 2015, che ha avuto un’adesione quasi del 65%.

“L’Italia – la denuncia è dell’Ocse – ha gli stipendi più bassi nella UE. Nonostante sia il fanalino di coda in tema di retribuzioni, nonostante la spesa in istruzione e formazione sia tra le più basse d’Europa non si vedono all’orizzonte iniziative che investano su un settore così importante per lo sviluppo del Paese” hanno dichiarato ancora i sindacati nella nota unitaria.

“L’iniziativa democratica del personale, che con lo sciopero ha manifestato il suo dissenso verso le misure del Governo deve trovare disponibilità concreta per una soluzione politica. Contratto, reclutamento e formazione sono i nodi centrali di una vertenza scuola più volte rappresentata e che lo sciopero di ieri ha nuovamente riproposto“, hanno concluso.

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