Sciopero scuola, il MIM: ‘Adesione quasi al 6%’
Alle ore 17.00 di oggi, con il 57% di scuole che hanno trasmesso i dati, l’adesione allo sciopero scuola generale indetto da Cgil, Uil e sindacati di base, è stata del 5,65%. Più in particolare, per i dirigenti scolastici l’adesione è stata dell’1,5%, per i docenti del 5,54%, per il personale Ata del 6,35%. E’ quanto fa sapere il MIM in una nota.
Nonostante il Tar abbia respinto il ricorso d’urgenza promosso da Cgil e Uil contro la precettazione avviata dal ministro Matteo Salvini per limitare lo sciopero nel settore del trasporto pubblico, aereo e marittimo a sole quattro ore, è rimasta comunque in piedi la protesta generale che ha coinvolto l’intero settore pubblico per l’intera giornata lavorativa di oggi, 29 novembre. La mobilitazione sindacale si è concentrata su un obiettivo: modificare la manovra di bilancio considerata del tutto inadeguata a risolvere i problemi economici e sociali del Paese. Il cuore della protesta è stato rappresentato dai settori pubblici, con particolare attenzione a scuola e sanità. La conferma dello sciopero scuola è arrivata direttamente dal segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, che ha sottolineato come la mobilitazione riguarderà tutti i lavoratori del comparto “Istruzione e ricerca”, inclusi i docenti universitari, il personale della formazione professionale e delle scuole non statali, nonché i dirigenti scolastici. L’astensione dal lavoro ha coinvolto anche l’area dirigenziale, segno della protesta che attraversa l’intero sistema educativo.
Sciopero scuola: le rivendicazioni
Per quanto riguarda lo sciopero scuola, gli insegnanti, il personale ATA e i dirigenti scolastici sarebbero stanchi di una condizione lavorativa che definiscono “sempre meno sostenibile”. La protesta è stata alimentata da una serie di problematiche, tra cui l’introduzione di nuove procedure di valutazione, ritenute dai sindacati prive di criteri oggettivi e trasparenti, e la gestione delle stabilizzazioni dei precari, che resta una questione irrisolta nonostante i concorsi già banditi.
Sciopero scuola : la preoccupazione per i precari
Uno degli aspetti più critici della situazione riguarda i lavoratori precari, una parte consistente del corpo docente. Molti insegnanti vivono nell’incertezza di contratti a termine e temono che la scuola, a causa dei recenti tagli, perderà oltre 5.600 docenti e circa 2.200 unità di personale ATA. La paura di un progressivo depotenziamento del sistema educativo è reale, e i sindacati temono che, senza un intervento decisivo, la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare.
Sciopero scuola: manifestazioni e comizi in tutta Italia
L’iniziativa sindacale non si è limitata allo sciopero scuola, ma si è estesa anche a manifestazioni, comizi e cortei che hanno coinvolto le principali città italiane. Il leader della Cgil, Maurizio Landini in prima linea a Bologna, mentre il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha preso parte alle manifestazioni di Napoli.
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