
Sciopero scuola 8 marzo: i motivi della protesta

Il MIUR ha comunicato le organizzazioni sindacali sottoindicate hanno proclamato per venerdì, 8 marzo 2019 lo sciopero generale di tutti i settori lavorativi pubblici, privati e cooperativi, compreso il comparto scuola, di tutti i lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato e determinato, con contratti precari e atipici:
– Slai per il Sindacato di classe
– USI-Unione Sindacale Italiana con adesione dell’USI SURF per quanto attiene scuola, università, ricerca e formazione;
– USB Confederazione, con adesione di USB Pubblico Impiego e USB Lavoro Privato (personale ex LSU e dipendenti ditte pulizia e decoro scuole);
– USI Unione Sindacale Italiana;
– COBAS-Comitati di base della scuola, con adesione dell’ANIEF;
– CUB Confederazione Unitaria di base;
– SGB-Sindacato Generale di Base.
Poiché l’azione di sciopero scuola 8 marzo in questione interessa il servizio pubblico essenziale “istruzione”, il diritto di sciopero va esercitato in osservanza delle regole e delle procedure fissate dalla legge 146/1990. I dirigenti scolastici devono comunicare tempestivamente, attraverso il portale SIDI – menu “I tuoi servizi”, area “Rilevazioni” – i seguenti dati: il numero dei lavoratori dipendenti in servizio; il numero dei dipendenti aderenti allo sciopero anche se negativo; il numero dei dipendenti assenti per altri motivi; l’ammontare delle retribuzioni trattenute.
Lo sciopero scuola di venerdì 8 marzo coincide con la festa della donna: Non Una Di Meno, il movimento italiano di lotta contro la violenza di genere in tutte le sue forme, ha invitato tutte le lavoratrici alla mobilitazione.
I principali motivi della protesta sono la difesa dei diritti delle donne e contro la violenza e le discriminazioni di genere. Il giorno scelto per manifestare non è certo casuale.
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