Sciopero dei Cobas il 23 ottobre, ma l’Italia dei Valori…

Nel corso di una manifestazione del coordinamento precari a Palermo, a cui hanno partecipato anche esponenti politici tra cui l’on. Rosy Bindi, i Cobas hanno annunciato lo sciopero generale della scuola per il 23 ottobre prossimo.

Lo sciopero, che sarà accompagnato da una manifestazione a Roma, ha come motivo di protesta il no alla riduzione di posti di organico nella scuola e la difesa della scuola pubblica.

Mentre il mondo sindacale prepara queste e altre mobilitazioni, dovrà guardarsi dalla concorrenza del mondo politico.

È di questi giorni l’invito a tutto il personale scolastico del deputato Pedica dell’IdV a disertare il primo giorno di scuola “come gesto di vicinanza ai precari che resteranno senza lavoro“.

L’on. Pedica considera questa astensione dal lavoro un atto necessario di disubbidienza civile per costringere il ministro Gelmini a ritirare “il piano dei tagli previsto dalla legge; che vengano assunti a tempo indeterminato tutti i precari della scuola sui posti vacanti; che venga ripristinata il tempo scuola, il tempo pieno, i moduli, le compresenze, così come previsto dalla vecchia normativa“.

Ovviamente l’onorevole non conosce le regole minime della garanzia dei servizi minimi nel settore pubblico né quelle delle rappresentanze dei lavoratori nel diritto di sciopero.

I Cobas, rispetto al deputato dell’IdV, sono dei moderati, ma faranno bene a guardarsi da questa concorrenza.