Scioperi e ritenute. Parliamone

Il rinvio dello sciopero da parte dei maggiori sindacati della scuola non offre lo spettacolo, per il momento, della solita guerra delle cifre sull’astensione dal lavoro degli insegnanti (sempre alta, ovviamente, secondo il sindacato, e sempre contenuta, ovviamente, secondo il ministero).
Può comunque essere l’occasione per dare maggiore trasparenza ad un evento che non costituisce un fatto interno tra datore di lavoro e lavoratori, ma, trattandosi di interruzione di un pubblico servizio, tocca direttamente anche l’interesse di milioni di cittadini utenti.
Le cifre di adesione degli insegnanti e del personale Ata che vengono rese note dalle parti immediatamente dopo la giornata dello sciopero sono quasi sempre ricavate da dati campionari. Ma il ministero ha fatto sapere da tempo che può disporre, grazie alle rilevazioni telematiche e alla diretta collaborazione delle segreterie scolastiche, di dati generali in tempi ragionevolmente brevi.
Tuttavia, da quando questa disponibilità di informativa è stata annunciata, non sono mai stati resi pubblici, nemmeno in ritardo, i dati di adesione agli scioperi, probabilmente a causa di un inadeguato apporto delle segreterie delle istituzioni scolastiche.
È possibile fare qualcosa in merito?
Sarebbe molto interessante, in tempi successivi, conoscere anche se vi è corrispondenza tra adesioni allo sciopero e conseguente ritenuta sullo stipendio, perché vi è il ragionevole dubbio che questa ultima abbia una applicazione un po’ troppo “discrezionale“, trasformando per qualcuno, forse qualche volta di troppo, la mancata prestazione di lavoro in un giorno aggiuntivo di vacanza.