Sasso sul caso Sullam: non può collaborare col Ministero dell’Istruzione

Simon Levis Sullam, professore associato in Storia contemporanea a Venezia Ca’ Foscari, studioso di storia d’Italia tra Ottocento e Novecento e di storia dell’antisemitismo, è da qualche giorno sotto la luce dei riflettori della stampa e dei social per aver postato una foto dell’ultimo libro di Giorgia Meloni a testa in giù: “Una brutta vicenda”, commenta il sottosegretario alla PI Rossano Sasso in un comunicato stampa, aggravata dal fatto che lo storico “sarebbe stato chiamato a gennaio scorso dall’ex ministro Azzolina come esperto e componente della commissione incaricata di rivedere la didattica della storia per le scuole”.

Il sottosegretario, già al centro di polemiche per aver nominato, e poi revocato, un collaboratore accusato dalla Azzolina di molestie, dichiara di aver “portato immediatamente la vicenda che ha riguardato la collega Meloni all’attenzione del ministro dell’Università, Maria Cristina Messa, che ha avviato gli accertamenti del caso”. Ma poi, continua, “si è aggiunto un fatto nuovo: l’incarico presso il ministero dell’Istruzione di un individuo assolutamente di parte, che non fa mistero delle sue simpatie politiche di estrema sinistra sui social e che, soprattutto, compie azioni inqualificabili con espliciti richiami alla violenza e all’odio politico”.

Il riferimento è alla commissione nominata dalla ministra Azzolina, che sarebbe stata “confermata anche dall’attuale ministro Bianchi”. Usa il condizionale Sasso, che si augura che l’incarico non sia stato confermato: “Non possiamo affidare il percorso formativo dei nostri studenti a chi non è portatore di una cultura democratica, ma ha fatto della faziosità e dell’odio la propria stella polare. Non sarebbe ammissibile né tollerabile concedere spazio a un personaggio del genere”, conclude. 

Un’altra gatta da pelare per il ministro Bianchi.