Sulla destinazione dei docenti che dalle GAE entreranno in ruolo, secondo la previsione della Buona Scuola, riceviamo e pubblichiamo questa lettera di un iscritto GAE favorevole all’organico funzionale.

Invitiamo altri lettori interessati a intervenire sul tema, o a offrire nuovi spunti di dibattito, a scriverci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Sono un docente iscritto alle GAE, in una classe di concorso soprannumeraria, a seguito dell’ultima riforma della scuola.

Spero, naturalmente, di non dovermi spostare di provincia. Non tuttavia capisco l’avversione di taluni rispetto all’organico funzionale, dove tra l’altro confluirebbero anche funzioni come quelle del vicario, ecc.

A parte il fatto che senza l’istituzione dell’organico funzionale lo svuotamento delle graduatorie è semplicemente impossibile, occorre considerare che in numerosissimi paesi l’organico fuzionale (chiamato con altro nome, ad esempio nei paesi nordici i docenti sul corrispondente dell’organico funzionale vengono chiamati docenti di supporto) esiste già.

L’Italia è uno dei pochi paesi dove il docente è unicamente chiamato al lavoro frontale di cattedra; gli allievi vengono rimpinzati di nozioni a scuola e poi lasciati a se stessi, senza possibilità di supporto. Abbiamo una scuola classista, con programmi sovraestesi, un numero grande di discipline, in cui solo i ragazzi con risorse culturali e/o economiche riescono a stare al passo.

L’organico funzionale potrebbe colmare questa situazione; prima ancora che come aspirante al ruolo, come genitore desidero che venga istituito tale nuovo organico e spero che molti di tali insegnanti siano destinati, piuttosto che a fare i “tappabuchi” (per carità, attività necessaria) ad attività di supporto allo studio e allo svolgimento dei compiti, da svolgersi in orario pomeridiano…. come già avviene in quasi tutti i paesi OCSE.

Per quanto mi riguarda, preferirei entrare in ruolo proprio sull’organico funzionale tanto bistrattato.

Francesco