RSU: sode a destra uno squillo di tromba ….
… a sinistra risponde uno squillo.
Senza riferimento alle collocazioni di destra e sinistra degli squilli di tromba, si sta assistendo ad un serrato e acceso confronto mediatico tra alcune organizzazioni sindacali presentatrici di lista per le imminenti elezioni delle rappresentanze sindacali di istituto (RSU).
Nei siti della Cgil-scuola (www.cgilscuola.it) e dell’Associazione nazionale presidi (www.anp.it) sono comparse pungenti e polemiche osservazioni sulla legittimità politica di rappresentare il personale scolastico (docente e Ata) nelle liste ammesse alle prossime votazioni di dicembre.
“Liste gialle” tuona da una parte il sindacato di Enrico Panini; “Non disturbate il manovratore” ironizza l’Associazione di Giorgio Rembado che non esita a tacciare la Cgilscuola di usare metodi da democrazia bulgara.
Il botta e risposta è continuo e fa prevedere ulteriori sviluppi in questa settimana di vigilia delle votazioni in tutte le scuole per l’elezione della RSU.
Nella disputa, dai toni molto accesi, è singolare l’accusa reciproca di sindacato fiancheggiatore dell’amministrazione.
Vi è da rilevare che entrambe le organizzazioni sindacali organizzano sia i dirigenti scolastici sia il personale docente e Ata, collocati rispettivamente nell’area contrattuale della dirigenza i primi e nell’area della scuola i secondi, con la differenza che per l’Anp è recentissima l’aggregazione del personale non dirigente sotto la sigla Anp-ANQUAP/CIDA e che nella stessa aggregazione non viene incluso tutto il personale scolastico, bensì soltanto quello della cosiddette “alte professionalità” (vicepresidi, direttori SGA, cioè i potenziali quadri del settore).
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