RSU nella scuola: saranno ridimensionate?

L’Aran propone un forte ridimensionamento delle RSU presenti nella scuola: poche materie (quattro) rispetto alle attuali dieci , e ampliamento del ruolo del dirigente scolastico.
Una modifica che si colloca nella logica, anch’essa compresa tra le proposte dell’Aran, del contenimento delle relazioni sindacali tra Amministrazione scolastica e sindacati.
La proposta era stata ventilata da tempo da vari esponenti della maggioranza che, anche in ambito parlamentare, avevano propugnato per la scuola l’esclusione delle RSU, in ragione della specificità di un settore, che, unico, rispetto ad altri comparti pubblici, ha forme consolidate di rappresentanza (dei docenti e dei genitori) che rischiano di essere relegate a ruoli subalterni.
Le rappresentanze sindacali unitarie nella scuola sono state le ultime ad essere costituite, rispetto a tutti i comparti pubblici. Solamente alla fine del 2000, quando in tutti gli altri settori si erano già svolte da più di un anno le elezioni interne e si erano costituite le RSU, anche la scuola si è data questa particolare forma di rappresentanza, essendosi costituite, con l’autonomia delle scuole e la dirigenza scolastica, le condizioni necessarie per la contrattazione integrativa.
Dopo una prima individuazione di competenze da assegnare alla contrattazione integrativa di istituto, venuta con il contratto del 1999, altre e più ampie competenze sono state assegnate dal contratto biennale del 2001.
A salutare favorevolmente l’intervento sulle RSU potrebbero essere i dirigenti scolastici, molti dei quali si sono lamentati in questo biennio delle difficoltà di rapporti, dichiarando (il più delle volte sotto voce) di sentirsi con le mani legate nel loro ruolo di responsabili dei risultati scolastici.