Rivoluzione organizzativa/4: se a Belluno gli istituti passano da 5 a 3

Vediamo un esempio concreto di cosa potrà accadere con la prevista riorganizzazione della rete scolastica.

Prendiamo la città di Belluno, dove vi sono cinque istituzioni scolastiche del 1° ciclo (tre circoli didattici e due istituti principali di scuola secondaria di I grado) che per l’anno scolastico 2011-12 avranno questa dimensione scolastica di alunni:

I   circolo didattico (primaria e infanzia)       635 alunni

II  circolo didattico (primaria e infanzia)      706 alunni

III circolo didattico (primaria e infanzia)      556 alunni

Scuola media Nievo                                      526 alunni

Scuola media Ricci                                        427 alunni       =  totale alunni  2.850

 

Con 2.850 alunni si costituiscono n. 3 istituti comprensivi, a condizione che si aggreghi qualche scuola esterna al Comune per raggiungere almeno le mille unità di alunni.

Alla fine nasceranno tre istituti comprensivi al posto delle attuali cinque istituzioni scolastiche.

E’ ipotizzabile, quindi, che a Belluno verranno soppresse due istituzioni scolastiche su cinque, e una sesta fuori Comune “cederà” un plesso o sede.