Ritorno a scuola: quali azioni si intendono adottare per garantirlo? Il question time presentato da Forza Italia

A settembre comincerà il nuovo anno scolastico e si riapriranno le scuole per accogliere nel post Covid-19 quasi 7,5 milioni di studenti e circa 1,2 milioni tra docenti, Ata e personale ausiliario. Eppure sono ancora tante le questioni in sospeso. A farle presente con preoccupazioni il question time depositato a firma Aprea, Casciello, Marin, Palmieri, Saccani Jotti, Vietina di Forza Italia. Il prossimo 28 luglio la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, interverrà in commissione, mentre il giorno successivo, il 29 luglio, sarà la volta del commissario Domenico Arcuri. Di seguito il question time depositato da Forza Italia.

Nel testo si premette che sono molte le questioni in sospeso relative al ritorno a scuola di settembre che destano preoccupazione:

– gli spazi alternativi da individuare in mancanza di disponibilità di aule; l’eccessivo numero di posti vacanti pari a 250 mila supplenze; le modalità di prevenzione di sicurezza sanitaria da adottare; le coperture finanziarie per i servizi trasporto e mensa se si considera che il lunch box suggerito dal CTS ha costi raddoppiati rispetto al servizio mensa;
–  la mancata formazione e selezione di insegnanti tutor da realizzare con le università per governare i piani di studio personalizzati di uno stesso gruppo di studenti per l’intera durata dell’anno e possibilmente anche del ciclo, al fine di integrare in maniera ordinata gli apprendimenti scolastici in presenza, in e-learning, nel non formale e nell’informale;
– l’utilizzo dell’autonomia scolastica per scaricare sulle scuole la responsabilità dell’attuazione dei piani didattici per la ripartenza, perfino nella classificazione UNI EN dei banchi scolastici 2.0 per i quali l’idoneità funzionale dovrà essere attestata dai dirigenti scolastici;
–  la scelta del Ministero e del commissario Arcuri di acquistare tavolini monoposto per la scuola dell’infanzia e primaria anziché banchi trapezoidali modulabili di ultima generazione;
la scelta della Ministra di creare una graduatoria provinciale per le supplenze nelle scuole dell’infanzia e primaria per gli studenti del 3, 4 e 5 anno di Scienze della formazione, i quali pur insegnando, avranno diritto ad assentarsi per motivi di studio creando ulteriori problemi di sostituzione;
– la situazione delle scuole dell’infanzia e primaria che risultano ad oggi le più a rischio in quanto molte delle soluzioni individuate non sono ad esse applicabili, anche in merito all’utilizzo e alla dotazione dei collaboratori scolastici;
il mancato utilizzo delle risorse complessivamente destinate all’edilizia scolastica per la realizzazione di edifici innovativi e in interventi immediatamente cantierabili per far fronte alle nuove esigenze organizzative.

Di seguito il quesito:

“Quali iniziative intenda adottare per portare l’azione del Ministero dal piano della peraltro sempre tardiva e contingente risposta emergenziale a una visione progettuale di sistema, così da garantire sia la ripresa dell’anno scolastico in sicurezza di qualità pedagogica, nonostante la scarsità degli spazi, i cambi vorticosi dei docenti e la loro mancata formazione alle nuove sfide poste dai vincoli sanitari, sia di avviare in tempi definiti il sistema di istruzione verso prospettive di innovazione didattica e di adozione di nuovi ambienti di apprendimento?”.