Ritorno a scuola, Azzolina: ‘Responsabilità non ricadrà tutta sulle spalle dei DS’. L’audizione alla Camera

“Voglio subito rassicurare i dirigenti scolastici che so essere preoccupati per le responsabilità che dovranno affrontare a settembre. Stiamo lavorando per far sì che non ricada tutto sulle vostre spalle. Ci saranno regole chiare, realmente applicabili e anche flessibili rispetto alle caratteristiche di ciascun istituto.”  A dichiararlo è la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso dell’audizione di oggi in commissione Cultura sulle iniziative di competenza del suo dicastero per fronteggiare l’emergenza epidemiologica in corso. La ministra ha riferito sugli esami di Maturità e di terza media, sulla valutazione, sulla didattica a distanza. digitalizzazione e sul rientro a scuola a settembre. In particola sulla maturità ha confermato che l’esame si svolgerà in presenza avendo ricevuto il via libera del Comitato tecnico scientifico.

Il piano per la scuola digitale

“Vogliamo digitalizzare la scuola e farlo in fretta – ha detto Azzolina -. Abbiamo stanziato oltre 400 milioni di euro, aumentandoli dagli iniziali 200, per potenziare la connettività delle scuole portando negli istituti la banda ultra larga. Li prevede il Piano Scuola approvato di recente dal Comitato nazionale per la Banda Ultralarga. L’obiettivo del Piano è garantire rapidamente una connessione veloce (velocità a 1 Gbit con 100 Mbits di banda garantita) all’81,4% dei plessi scolastici, quelli del primo e secondo ciclo, per un totale di 32.213 edifici. Previsti anche voucher per le famiglie: fino a 500 euro, in base all’Isee, per connessioni veloci, pc e tablet. L’approvazione del Piano rappresenta un passo importante. Con i fondi aggiuntivi delle Regioni e altre economie di spesa puntiamo a raggiungere progressivamente il 100% degli edifici scolastici. Per poter meglio indirizzare le risorse alle aree del Paese più carenti di dispositivi digitali e di connettività, è stato predisposto un monitoraggio delle singole scuole, in continuo aggiornamento, grazie al quale ci siamo proposti di conoscere in che modo abbiano reagito all’emergenza con la didattica a distanza, quali risorse siano state attivate, quante classi e quanti alunni coinvolti, se abbiano ricevuto aiuti da altre scuole o se, invece ne abbiano forniti”.

Esami di terza media

“Accogliendo gli appelli pervenuti, ho subito dato la mia disponibilità a concedere tutto il tempo che serve alle istituzioni scolastiche per svolgere tutto il procedimento in assoluta serenità”. Secondo la bozza di ordinanza ministeriale il procedimento dell’esame doveva svolgersi entro la fine delle lezioni, quindi entro il prossimo 8 giugno.

Maturità 2020

“Gli esami di Stato per il secondo ciclo avranno inizio il 17 giugno, con lo svolgimento di colloqui, della durata massima di circa un’ora, in presenza, senza che comunque sia messa a repentaglio la sicurezza per tutte le persone coinvolte. Il Comitato tecnico scientifico – ha detto Azzolina – , su nostra espressa richiesta, ha autorizzato lo svolgimento della predetta prova, ritenendo che possa svolgersi nelle scuole, garantendo le standard condizioni di distanziamento e sicurezza. Come già anticipato, la prova si svolgerà davanti ad una commissione composta da membri interni e un presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio”.

La valutazione

“Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. La valutazione avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto – ha detto ancora la Ministra -, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà ‘6 politico’. Le insufficienze compariranno nel documento di valutazione. La valutazione degli studenti in questo anno scolastico “avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà ‘6 politico’. Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. E  per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso. Il piano sarà allegato al documento di valutazione finale. Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. L’Ordinanza tiene conto delle necessità e dei bisogni degli studenti con disabilità. L’attività didattica del prossimo anno scolastico  sarà riprogettata per recuperare contenuti non svolti durante quest’anno”.