Risparmi/3: i conti da fare se si tornasse al maestro unico

Con la spesa di 4,5 miliardi di euro da ripianare (se è vera questa cifra), la tentazione di sfoltire gli organici deve essere forte tra i funzionari ministeriali. Per ora si tratta solo di studi e simulazioni, ma un pensierino sul ritorno al maestro unico, scomparso dal 1990, debbono averlo fatto, stando sempre alle indiscrezioni giornalistiche. Del resto la proposta Bertagna faceva esplicito riferimento al superamento dei moduli. Tuttoscuola ha provato allora a fare qualche calcolo.
Nella situazione attuale quanti posti in meno determinerebbe il ritorno al maestro unico?
Escluse le classi a tempo pieno (circa il 22 per cento del totale) che hanno il doppio organico, le altre organizzate a modulo perderebbero un docente ogni due classi.
Le classi di scuola elementare sono attualmente circa 140 mila di cui 30 mila a tempo pieno. Con il modulo attuale si utilizzano circa 165.000 maestri; con il maestro unico ne basterebbero 110.000, con un risparmio di 55.000 insegnanti e con una minor spesa di 1 miliardo e 780 milioni di euro.
Se davvero l’indiscrezione diventasse realtà, pur con le necessarie gradualità per evitare tracolli occupazionali, verrebbe da chiedersi se l’obiettivo delle riforme è migliorare il sistema scolastico o pareggiare il bilancio dell’istruzione.