Ripartono le occupazioni: 50 solo a Roma

Anche quest’anno è partita in tutta Italia la stagione delle occupazioni a scuola, un rito che si replica da decenni in un tacito passaggio di testimone da generazione a generazione. Ne dà conto un dettagliato servizio dell’ANSA, che riprende anche la presa di posizione del sottosegretario Davide Faraone, che in recente articolo aveva parlato di “esperienze di grande partecipazione democratica” sollevando non poche perplessità tra i dirigenti scolastici e gli insegnanti e la dura protesta del ‘Gruppo di Firenze’, che ha promosso una petizione online per chiederne le dimissioni dall’incarico di governo.

Ma Faraone ha tenuto a precisare che la sua non voleva essere una “istigazione a occupare“. “Ma i ragazzi sappiano – ha spiegato – che se ci chiameranno nelle loro scuole per discutere o per contestare la riforma, il governo sarà lì. Parteciperà alle assemblee studentesche per promuovere le sue idee, per ascoltare nuove e migliori proposte“.

Intanto però si occupa. A Roma e provincia le scuole occupate sono a quota 50. In periferia sono in mano agli studenti il liceo scientifico Amaldi, l’istituto tecnico Salvemini, il tecnico industriale Von Neumann, l’alberghiero Amerigo Vespucci e un professionale a Frascati. Occupato pure il liceo Mameli nel quartiere Parioli mentre nel centro storico già dalla scorsa settimana gli studenti hanno occupato il liceo Righi a due passi da Villa Borghese e ora anche il Cavour e lo storico Virgilio.

La preside di quest’ultimo, Irene Baldriga, ha pubblicato oggi, sul sito dell’istituto, una lunga e amareggiata lettera: “agli studenti che, ancora una volta sull’onda della moda stagionale e ancora una volta usando metodi violenti e antidemocratici, hanno voluto interrompere le attività didattiche del Liceo Virgilio, ricordiamo – scrive – che la loro azione infligge l’ennesima ferita sulla scuola pubblica. Quella stessa scuola che essi dichiarano di voler difendere, esce nuovamente umiliata e offesa dal loro atto di prevaricazione. Il nostro Liceo, che vanta un’offerta formativa di primo livello e che ha avviato un importante processo di miglioramento e di innovazione, oggi si è fermato e, in queste ore, ha cessato di essere una scuola“.

A Bologna gli studenti dell’istituto professionale Aldrovandi-Rubbiani sono da oggi in autogestione “contro la riforma della ‘Buona Scuola’ proposta dal Governo”, e domani inizierà l’autogestione al liceo scientifico Sabin.

Clima ‘caldo’ al Sud della penisola. A Napoli proteste e occupazioni lampo. In assemblea permanente le scuole Genovesi e Margherita di Savoia, e alcuni istituti in provincia. E domani molti studenti partiranno per Roma per una mobilitazione nazionale organizzata davanti al Senato. Al Galiani, invece, sono riprese le lezioni dopo il raid con il furto di pc e macchinari durante l’occupazione degli studenti.

A Bari gli studenti del liceo classico ‘Socrate’ e del linguistico ‘Marco Polo’ hanno bloccato le lezioni occupando gli istituti per protestare contro l’applicazione del documento “Buona scuola” e questa mattina hanno impedito l’accesso nelle scuole anche ai presidi e a tutto il personale, compreso quello di segreteria. Gli istituti sono sorvegliati da personale della Digos.

Proseguono anche le proteste degli studenti a Palermo: sono occupati l’istituto tecnico Pio La Torre, l’alberghiero Pietro Piazza, il nautico Gioeni Trabia, l’Ipsia Ascione, l’istituto tecnico Vittorio Emanuele III, l’alberghiero Cascino e il liceo scientifico Galileo Galilei. Autogestione o cogestione per lo scientifico Benedetto Croce e il classico Umberto.