Rimozione dei simboli padani, l’ira del sindaco di Adro

La prevedibile e prevista reazione del sindaco di Adro Oscar Lancini non si è fatta attendere. A chi ieri gli aveva chiesto come intendeva comportarsi di fronte alla decisione del dirigente scolastico, Gianluigi Cadei, di rimuovere i “Soli delle Alpi”, il sindaco ha risposto: “Se i simboli vengono rimossi dalla scuola, parte prima la denuncia e poi procedo al ripristino immediato”.

Intanto però, nonostante la volontà comunale, alcuni operai hanno rimosso le lastre di alluminio su cui è inciso il simbolo e che erano collocate anche sui posaceneri. Sono stati anche tolti dalle aiuole i cartelli con la scritta ”vietato calpestare l’erba” dove la ‘o’ era un Sole delle Alpi. Sono poi stati portati via gli zerbini e i bollini adesivi apposti sui banchi, mentre per il gigantesco simbolo che ricopre il tetto bisognerà trovare una soluzione.

La decisione del Consiglio di Istituto di togliere l’intitolazione e i simboli padani si è conclusa con l’approvazione di un documento di solidarietà a Cadei, destinatario di una lettera di diffida inviatagli da Lancini, che lo “invitava” a non procedere con eventuali rimozioni. Il Consiglio ha anche specificato che le spese di rimozione dei simboli devono essere a carico di chi li ha voluti e installati, quindi del Comune.

Il sindaco è stato nuovamente raggiunto attorno all’ora di pranzo dalle agenzie di stampa, alle quali ha commentato la rimozione in corso: “La decisione è illegittima. Il Consiglio d’istituto può deliberare quel che vuole, ma non può rimuovere alcunché“. Lancini ha poi spiegato: “Il preside venerdì scorso aveva già ricevuto la mia diffida. Il dirigente scolastico in quanto consegnatario degli arredi è tenuto a custodirli, non può decidere arbitrariamente di qualcosa che è di proprietà del Comune“.

Per parte nostra, mettiamo a disposizione l’AUDIO di una dichiarazione del sindaco Lancini in cui dice che “per il momento non ha ricevuto niente” e si vuole attenere solo a documenti ufficiali.