Riforma/2: verso una maxi-sperimentazione a settembre?

Non facilitano questo passaggio né la genericità della legge né i numerosi ordini del giorno, che hanno evidenziato i molti nodi che la formulazione del decreto legislativo – almeno nella versione fino ad oggi nota – ancora non dirime. Resta tutta aperta la questione della quantificazione della quota da riservare alle Regioni, decisione che permette poi l’emanazione del regolamento relativo alla materia del nucleo fondamentale nazionale dei piani di studio (discipline, orari, flessibilità).
Questioni, dunque, determinanti e che andranno a caratterizzare il nuovo sistema.
La riforma però non può permettersi il lusso di un ulteriore slittamento nella partenza, che avrebbe ripercussioni a catena sui tempi dell’intero sistema da riformare. A meno che non si rinunci a partire con le prime classi a settembre e si parta direttamente con più classi nel 2004/05.
Alla vigilia delle elezioni amministrative il Governo, dopo aver incassato l’accordo sul contratto, sperava insomma di fare altrettanto per la riforma, che sta diventando invece una pericolosa mina vagante.
Difficile a questo punto sapere se e quando il Consiglio dei ministri affronterà nuovamente la questione. E ancora più difficile capire cosa succederà a settembre: è alle porte, invece dell’avvio della riforma, la prosecuzione, ed eventualmente l’ampliamento, della sperimentazione nella scuola primaria?