Riforma, scendono in campo le RSU

L’on. Napoli, presentatrice del disegno di legge sullo stato giuridico degli insegnanti, deve aver esclamato “L’avevo detto io!” quando ha saputo che anche alcune RSU della scuola scendono in campo contro la riforma.
Coordinamenti territoriali di RSU in Lombardia stanno infatti prendendo posizione, invitando i docenti a non svolgere diversi adempimenti di servizio (una specie di sciopero bianco) come forma di protesta contro la riforma per arrivare addirittura ad uno sciopero generale per il ritiro della legge 53/2003 e del primo decreto legislativo di attuazione.
La parlamentare di AN, all’articolo 7 del suo disegno di legge, aveva inserito la previsione di soppressione delle RSU, parlando di “una “mostruosità” organizzativa, dove l’insegnante può essere rappresentato da operatori e da lavoratori che nulla hanno a che fare con la sua professione; una contraddizione in un contesto organizzativo che non gode di alcuna autonomia o discrezionalità contrattuale né gestionale (per quanto riguarda il personale), dato che il consiglio della scuola (ovvero il dirigente scolastico) in Italia – a differenza di altri Paesi europei e industrializzati – non ha il potere di assumere o di licenziare il personale, ma è del tutto dipendente dalle norme amministrative per quanto si riferisce alla gestione del bilancio, dell’organico e di ogni altra materia attinente al governo del personale, che resta pervicacemente accentrato“.
Quelle RSU, ritenute improprie per una scuola dell’autonomia e della professionalità, potrebbero invece trasformarsi in un soggetto politico di rilevanza esterna.
Delenda RSU, delenda…