Riforma Moratti, scontro sulla regionalizzazione

La riforma dell’istruzione verrà approvata domani o più probabilmente mercoledì dal Senato: in via definitiva perché non ci saranno correzioni al testo licenziato dalla Camera. E la contestazione delle opposizioni alla “blindatura” operata dal ministro e dalla sua maggioranza si concentrerà sulla questione della cosiddetta “frantumazione” del sistema dell’istruzione e della formazione. Questione affrontata la scorsa settimana in commissione, portata all’esterno con una nota del gruppo di senatori del centrosinistra, e fatta oggetto di una interrogazione dei Ds anche in relazione all’intervento di Letizia Moratti a “Uno mattina”.
Tutto è partito da una sollecitazione del capogruppo di Forza Italia in commissione, senatore Gian Pietro Favaro, per la “regionalizzazione degli insegnanti”. “Confermo che la gestione, l’organizzazione della scuola deve essere regionalizzata – ha dichiarato oggi a Tuttoscuola – e va detto esplicitamente proprio per cancellare la grande paura di tantissimi insegnanti di finire “in serie B”, per cui sono in questo momento i grandi nemici della riforma”. “La competenza delle Regioni – aggiunge il senatore Favaro – è esclusiva solo per la formazione professionale, per l’istruzione invece è concorrente, non ha senso parlare di frantumazione”.