Riforma: lavori in corso, in Parlamento e fuori

Il ministero dell’Istruzione non attenderà l’approvazione della legge delega per mettere mano all’applicazione della riforma. Pur avendo 24 mesi di tempo per emanare i decreti legislativi di attuazione, a partire dal varo finale della delega da parte del Parlamento, il ministro Moratti sembra intenzionata ad accelerare i tempi per la preparazione delle norme di attuazione.
Il prof. Giuseppe Bertagna, già coordinatore del gruppo ristretto di lavoro che ha preparato l’elaborazione di base per l’avvio della riforma, è tuttora impegnato nella nuova fase dei lavori che si preannuncia decisiva per il sistema educativo. Anche se non vi è nulla di formalizzato da parte del MIUR, stanno inoltre operando gruppi di lavoro per i diversi settori (composti prevalentemente da ispettori e dirigenti dello stesso ministero) che approfondiscono questioni, ipotizzano soluzioni e possibili assetti organizzativi. In particolare, secondo quanto anticipato da “Famiglia Cristiana”, sarebbero nove le commissioni interne attivate: per la scuola dell’infanzia, elementare, secondaria inferiore, e poi due per i vari indirizzi delle superiori e una specifica per l’area artistica e musicale; infine un gruppo di lavoro si occuperebbe di risorse strumentali ed edilizia scolastica, uno degli aspetti normativi e l’ultimo delle risorse finanziarie.
Insomma, la riforma non è ancora diventata legge, ma gli studi di fattibilità sono già avviati.