Riforma: i comuni non partecipano alla Conferenza unificata

Tuttoscuola aveva già anticipato i rischi di una pesante reazione dei Comuni di fronte al non finanziamento dei costi della riforma (v. TuttoscuolaNEWS di lunedì 19 luglio). Detto e fatto. L’Anci pubblica un documento (www.anci.it) fortemente critico nei confronti del ministero dell’istruzione e, per esso, verso il Governo che, come sostiene polemicamente l’Associazione dei Comuni italiani, a fronte dell’obbligo di predisporre il Piano finanziario per l’attuazione della riforma, continua a sfornare decreti senza prevederne le conseguenze finanziarie soprattutto a carico degli Enti locali.

Non vi sarebbe stata, dunque, programmazione finanziaria e, tanto meno, finanziamenti veri e propri con l’eccezione dei 90 milioni di euro per l’esercizio 2004.

Tra i decreti che continuano ad uscire senza base finanziaria di sostegno (e il finanziamento riguarda in molti casi gli oneri aggiuntivi posti a carico degli Enti locali) vi è quello, all’esame della Conferenza unificata, che riguarda il diritto-dovere.

L’estensione del diritto dovere, che ovviamente ci trova d’accordo in via di principio e non da ora – afferma l’Anci – trattiene a scuola 125.000 nuovi ragazzi l’anno, secondo i calcoli del MIUR e il decreto relativo prevede un finanziamento pari a 47 euro a ragazzo all’anno. Insegnanti, aule, banchi, riscaldamento, luce, trasporto, libri etc, etc, tutto dentro i 47 euro? No nulla è previsto per dette voci, quello stabilito dal finanziamento è solo l’ammontare del mancato introito delle tasse scolastiche per l’iscrizione“.

L’Anci denuncia, dunque, la mancanza di risorse per nuove aule e nuovi servizi in presenza di un aumento di scolarizzazione per il quale il decreto in discussione non prevede un euro di finanziamento.

Per tutte queste ragioni i Comuni non intendono partecipare d’ora in poi alle riunioni della Conferenza unificata su questioni relative all’istruzione, fino a quando non verranno fornite assicurazioni precise e certezze di finanziamento per gli oneri connessi con la riforma.

Il gesto dell’Anci sembra un atto di solidarietà verso le Province italiane che, nel caso specifico, sono realmente i soggetti “puniti” dal mancato finanziamento, perché a loro spettano gli oneri per l’istruzione secondaria superiore. Ma l’UPI parteciperà alla Conferenza?