Referendum: non solo spot

L’ormai prossimo referendum del 25 e 26 giugno richiama questa volta i cittadini a decidere non su chi li governerà a livello nazionale o locale, ma su quale dovrà essere la Costituzione del Paese.
Un appuntamento politico significativo che non è accompagnato da un’adeguata informazione, con il rischio che l’avvenimento si consumi nella disattenzione generale dell’opinione pubblica, favorita dalla complessità dell’argomento, poco comprensibile per i suoi aspetti tecnici.
Su questa materia vince chi lancia i migliori segnali e chi meglio interpreta i messaggi ricevuti. Per questo sono utili opportunità di analisi delle novità più significative, che riguardano anche il settore dell’istruzione, introdotte con la devolution. E’ il “popolo sovrano” che è chiamato a sciogliere definitivamente il nodo della “rotta” da seguire sul tema degli assetti costituzionali.
Un’occasione è data dalla presentazione, con autorevoli partecipanti, del libro “La Costituzione lacerata” del senatore Nicola Mancino, Presidente emerito del Senato, che si terrà a Roma il 14 giugno 2006, alle ore 17, all’Istituto “Sturzo” (via delle Coppelle).
Discutono sui contenuti del libro, che riporta gli interventi in Parlamento del sen. Mancino sulla riforma costituzionale oggetto del referendum confermativo, gli studiosi di diritto Casavola ed Elia, Presidenti emeriti della Corte Costituzionale, i senatori Marco Follini e Cesare Salvi. Stefano Folli editorialista de “Il Sole 24” Ore è il moderatore della tavola rotonda.
Il confronto affronterà la questione delle due competenze esclusive, quella dello Stato e quella delle Regioni, che sono destinate a scontrarsi con il rischio concreto della frantumazione della unitarietà del sistema paese in particolare sulle materie di istruzione e formazione. “Diventa preoccupante che ciò avvenga – sottolinea il sen. Mancino nel libro – nei settori fondamentali come la scuola e la sanità…La competenza esclusiva regionale nei due settori …è un non senso“.