Reclutamento: è rottura al termine del confronto fra sindacati e ministero

“È stato di totale chiusura rispetto alle proposte dei sindacati l’atteggiamento assunto oggi dall’Amministrazione a conclusione del confronto sui provvedimenti attuativi del decreto su reclutamento e abilitazioni” è quanto fanno sapere i sindacati scuola in un comunicato unitario firmato da FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola SNALS Confsal e GILDA Unam.  Il MPI: “La posizione dei sindacati desta stupore”.I Sindacati decidono quindi per la rottura, nonostante – dicono fonti del Ministero – un tentativo di trattativa e l’accoglimento di metà delle questioni portate al tavolo odierno. Pittoni (Lega): “Conte è il primo responsabile della rottura”.

“Il verbale che è stato redatto al termine dei due giorni di confronto – continuano i sindacati – dà conto della totale indisponibilità rispetto a richieste che si ponevano in termini di piena coerenza con quanto emerso nel lungo percorso che ha visto sindacati e Amministrazione impegnati a definire le modalità con cui dare seguito a quanto stabilito in diverse intese, a partire da quella del 24 aprile scorso a Palazzo Chigi e successivamente in quelle con i ministri dell’Istruzione e Ricerca, riassunte nei verbali di conciliazione del dicembre scorso. Intese che oggi, in presenza di un rinnovato assetto del ministero, vengono totalmente disattese. I segretari generali di Flc CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams – conclude il comunicato – hanno deciso di convocare con urgenza le segreterie unitarie per una più compiuta valutazione e per assumere le decisioni conseguenti, tenuto conto che le ragioni per cui sono state a suo tempo sospese le iniziative di mobilitazione vengono oggi definitivamente a cadere”.

Sorpresa da parte del Ministero dell’Istruzione: “Desta stupore la posizione espressa dalle Organizzazioni Sindacali al termine del tavolo tecnico che si è tenuto oggi, a fronte di un governo che sta per assumere quasi 70mila docenti attraverso i vari bandi di concorso in preparazione. Bandi che devono partire subito per consentire le immissioni in ruolo”.

Sulla questione interviene anche Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama: “Il Governo e in particolare il premier Giuseppe Conte hanno poco da stupirsi per la rottura dei sindacati della scuola. Gli impegni sottoscritti l’aprile scorso, che avevano portato alla rinuncia allo sciopero generale, sono stati disattesi. Manca la volontà di affrontare seriamente il problema del precariato e la responsabilità è soprattutto di Conte, visto che come nuovo ministro dell’Istruzione ha scelto Lucia Azzolina, che su tale fronte non ha mai manifestato aperture”.