Quel boss architetto…

Ha suscitato scalpore, nei giorni scorsi, la notizia di come il nipote di un famoso boss della ‘ndrangheta calabrese, arrestato insieme allo zio nello scorso mese di aprile, sia riuscito a superare con voti talvolta anche brillanti ben 22 esami del corso di laurea in architettura (di cui 9 in 45 giorni!) presso l’università Mediterranea di Reggio Calabria.

Ciò che sorprende non è il fatto che l’erede di una nota cosca malavitosa possa conseguire una laurea (ci sono numerosi precedenti in materia), ma, per così dire, la modalità di preparazione degli esami: a base di raccomandazioni, contatti riservati con gli esaminatori, regalie preventive e successive. Niente minacce, non servivano: evidentemente bastavano il nome e la fama della famiglia dello studente per indurre comportamenti acquiescenti, se non conniventi, verso un candidato speciale, che si presentava all’esame senza neanche conoscere il nome della disciplina oggetto della prova. E che quando provava a scrivere incorreva in gravissimi errori di ortografia e sintassi, come mostrano le lettere agli atti dell’indagine che ha portato al suo arresto.

Questa ulteriore storia di degrado culturale e civile che colpisce un’università del Sud (ma che potrebbe, magari in forme diverse, riguardare anche altre istituzioni e territori) non può non far  riflettere sull’adeguatezza dei metodi di valutazione in uso nelle università italiane, quanto meno antiquati, e sull’assoluta necessità di assicurare una loro maggiore omogeneità a livello nazionale.

L’alternativa, suggerita da alcuni, sarebbe la soppressione del valore legale dei titoli (magari solo per gli atenei del Sud… come ha proposto l’assessore veneto al bilancio e agli enti locali, Roberto Ciambetti, della Lega), che però finirebbe per aggravare gli squilibri e le distorsioni già oggi evidenti, e forse anche per facilitare ‘pratiche’ come quelle cui è ricorso l’aspirante architetto di Reggio Calabria. Meglio l’altra soluzione, che però richiede prima di tutto una più salda e diffusa coscienza morale e civile.