Provvedimenti d’urgenza nell’agenda di Bussetti: i diplomati magistrali
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Sul tavolo del ministro Bussetti, forse in tutta evidenza e sottolineato in rosso con un URGENTE!, c’è la questione scottante dei vecchi diplomati magistrali cancellati dalle GAE a seguito della sentenza del Consiglio di Stato.
Dopo la stagione della protesta, degli scioperi, delle manifestazioni e delle mozioni presentate recentemente in Senato e alla Camera, è arrivato il momento atteso da tutti di passare dai proclami ai fatti, e di predisporre il provvedimento d’urgenza invocato da tutti.
Come? Con quali contenuti? Il ministro Bussetti, già bombardato da ogni parte da mille richieste, ha invitato alla calma per ponderare la scelta giusta, smentendo talune ipotesi che già circolavano.
Ma dovrà decidere presto e bene. I nodi sono ora venuti al pettine.
Lo strumento disponibile c’è: il decreto legge. Ma i contenuti? Come sciogliere i nodi? Cosa fare per i 6 mila immessi in ruolo con riserva e a rischio di licenziamento?
Cosa fare dei 45 mila declassati dalle GAE in cui erano stati iscritti con riserva con possibile retrocessione in II fascia?
Quale riconoscimento e/o precedenza assegnare ai laureati in scienze della formazione primaria rispetto ai diplomati magistrali ex-GAE?
Una proposta dettagliata l’ha fatta Forza Italia con una mozione. Bussetti la vorrà fare propria, accattivandosi anche il voto favorevole in Parlamento dei forzisti?
Ma, soprattutto, dopo tante promesse per i vecchi diplomati magistrali avrà il coraggio, eventualmente, di scontentare qualcuno, visto che sarà pressoché impossibile impegnare consistenti risorse finanziarie per un ok generalizzato?
Intanto il Pd ha messo a punto un disegno di legge sulle “Disposizioni in materia di contrasto alla povertà educativa e di reclutamento per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria”. Il disegno di legge – spiega la senatrice Malpezzi – si propone di potenziare la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, con un piano di assunzioni e regole di reclutamento in grado di risolvere il problema dei diplomati magistrali e di garantire i diritti di tutti gli insegnanti coinvolti. Ne riporteremo i contenuti.
Servirebbe una quadratura del cerchio. Auguri al ministro Bussetti, che in questo primo difficile banco di prova si giocherà un po’ della sua credibilità politica.
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