Prove Invalsi, una motivazione ‘spuntata’/1

Tra la fine di novembre e i primi di dicembre l’Invalsi ha disposto le verifiche delle conoscenze e delle abilità degli studenti per tutta la scuola italiana. Come ha dichiarato il presidente dell’Invalsi, Giacomo Elias, lo scorso anno il 99,65% delle scuole aveva svolto le prove.
Anche quest’anno alcuni collegi dei docenti, sollecitati da qualche sigla sindacale, hanno deliberato di non sottoporre alle prove i loro studenti. Non interessa la rilevanza quantitativa del fenomeno, concentrato soprattutto in scuole del Piemonte e della Toscana, né è rilevante la motivazione della deliberazione di contestare un “un atto di arroganza” del Ministero, probabilmente con “un altro atto di arroganza”. Interessa molto invece la motivazione di merito portata a giustificazione del gesto.