Problemi nell’attribuzione dei punteggi Invalsi: parte la polemica

Le prove Invalsi dunque non hanno creato soverchi problemi agli studenti, ma a chi doveva correggerle qualche fastidio possono averlo recato. È infatti accaduto che le griglie di correzione trasmesse dall’Istituto di Valutazione presentassero delle anomalie nel funzionamento della maschera di attribuzione dei punteggi, che poteva generare errori nel calcolo del voto finale.

Gli errori erano possibili per quegli studenti che totalizzavano 16 risposte corrette nelle prove di italiano, e per chi indovinava tutte le risposte alle domande D2 e D9 della prova di matematica.

Il problema della correzione si verificava per le sole prove corrette informaticamente, e non per quelle corrette manualmente.

Diversi sindacati hanno criticato l’amministrazione per quelal che è stata ritenuta una leggerezza nella gestione delle prove. È il caso del segretario generale della Flc Cgil Mimmo Pantaleo, che ha dichiarato: “Dopo aver sbagliato i tempi di emanazione delle norme sugli esami di stato del I ciclo, aver dato indicazioni contraddittorie sulla prova scritta della seconda lingua comunitaria, il Miur naufraga sulla prova nazionale predisposta dall’Invalsi“. Per Pantaleo, questa sarebbe “l’ennesima prova di un ministero ormai alla sbando e non più in grado di governare in maniera dignitosa la complessa macchina del sistema scolastico nazionale“.

Chiede addirittura l’annullamento delle prove Invalsi il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, spiegando: “Ciò che è accaduto con i test Invalsi è di una gravità inaudita e non si può catalogare né liquidare come un semplice disguido: poiché i risultati concorrono alla formazione della media, gli errori contenuti nelle griglie di valutazione inviate alle scuole dall’istituto inficiano non soltanto queste prove, ma tutto l’esame. Un danno enorme sia per i docenti, che saranno costretti a ripetere tutto il lavoro, sia per gli studenti la cui serenità viene turbata in un momento importante. Ecco perché chiediamo con fermezza che i test Invalsi siano eliminati dall’esame di terza media”.

Sicuramente il dovere inserire nuovamente i risultati di quegli studenti le cui risposte determinavano un errore di punteggio è stata una sorpresa sgradita per chi aveva già assolto a questo compito. Ma è giusto criticare le prove Invalsi per questi aspetti organizzativi. Un po’ meno giusto è cogliere l’occasione di errori da parte dell’amministrazione per tentare di delegittimare questo tipo di prove. Tanto più in casi come questo, in cui l’amministrazione si è prontamente – e giustamente – scusata. Evento raro e anche per questo apprezzabile.