Primina, ecco la mappa di chi la frequenta

Questione “primina”: le nostre considerazioni (vedi TuttoscuolaNEWS n. 33) hanno richiamato l’attenzione su un fenomeno che in talune realtà italiane è scarsamente conosciuto, ma che invece è molto diffuso al Sud e in particolare a Napoli (oltre 8.700 se ne avvalgono nella sola Campania). La tabella allegata, elaborata sulla base di dati del ministero, dà conto della difforme distribuzione delle primine nelle regioni italiane (Bambini di seconda elementare in scuole statali e non statali con anticipo di un anno).
Se il ministro Moratti confermerà nei prossimi giorni la sua proposta di consentire alle famiglie di anticipare di quattro mesi l’ingresso nella scuola elementare, il fenomeno della primina potrebbe ridursi sensibilmente o scomparire del tutto. In questo modo i circa 29 mila bambini (per un errore di trascrizione nella precedente newsletter n. 33 – ce ne scusiamo – abbiamo scritto 290 mila, facendo anche aumentare da 70 a 700 miliardi il business collegato) che ogni anno passano direttamente dalla scuola materna alla seconda classe elementare potrebbero non avere più bisogno del “salto”. E allora, addio primina (e business collegato).
Va precisato ancora una volta che l’attuale passaggio, del tutto legale, è regolamentato da precise norme ministeriali sugli esami nella scuola elementare. L’autonomia organizzativa e didattica di cui hanno beneficiato da sempre le scuole private ha consentito loro di realizzare la preparazione a scuola dei bambini di cinque anni destinati all’anticipo. La primina, appunto.