Prima di tutto gli anticipi/2: nella scuola dell’infanzia per 91 mila bambini

Nove bambini su cento trovano attualmente posto all’asilo nido. Gli altri 91 stanno a casa, seguiti, se i genitori sono al lavoro, dalla baby sitter, dalla nonna, da altri familiari.
Gli asili nido in Italia, pubblici e privati, secondo un’indagine di tre anni fa, erano poco più di 3 mila con una potenzialità ricettiva di circa 130 mila posti (i bambini in età zero-due anni sono più di un milione e mezzo). Ma sembra che l’attenzione verso questa fascia di età stia crescendo: la legge finanziaria 2003 ha previsto finanziamenti per gli asili nido, la Finanziaria 2002 un sostegno a favore dei mini-nido in azienda, la riforma Moratti apre con cautela le scuole dell’infanzia ai piccoli di età inferiore ai tre anni.
Sono circa 91 mila i bambini che compiono tre anni entro il 28 febbraio 2004 e che potrebbero sfruttare la possibilità offerta dalla legge di entrare anzitempo nella scuola dell’infanzia. Ma è bene ricordare che, a differenza dell’anticipo nella scuola primaria, questo della scuola dell’infanzia è sperimentale e non garantito a tutti. Occorre, comunque, il preventivo benestare dei Comuni che debbono fare i conti con i limiti posti alla finanza comunale dal patto di stabilità.
Se questo primo esperimento di anticipo funzionerà, nel 2004 la possibilità di anticipare l’ingresso alla scuola dell’infanzia potrebbe essere estesa ai nati a tutto il 30 aprile (circa 182 mila bambini).
Se ciò non si verificherà, potrebbero esserci contraccolpi negativi sugli organici della scuola dell’infanzia, in quanto il ridotto ingresso non compenserebbe la consistente uscita di bambini che entreranno in anticipo nella scuola primaria.