Premi in denaro per i meritevoli/2. Contro

Contro i premi in denaro vengono mosse obiezioni di tipo diverso, ma che possono essere ricondotte fondamentalmente a due grandi tipologie.

La prima comprende le critiche di natura ideologica, che vanno dal rifiuto dell’individualismo e della competitività alla condanna della mercificazione dei voti. Condividono questo orientamento critico, con gradazioni diverse, i sindacati scuola confederali e soprattutto la galassia dell’antagonismo sociale, dai Cobas ai comitati dei precari, spesso collegata a soggetti politici della sinistra cosiddetta radicale. Per un lungo periodo questo orientamento antimeritocratico ha avuto ampio spazio nella scuola, ed è ancora abbastanza diffuso, anche se negli ultimi anni sembra aver perso consistenza.

La seconda tipologia di critiche non si ispira al passato e all’ideologia, ma piuttosto al presente e alla tecnologia, trovando nei premi individuali una controindicazione alle più aggiornate teorie psicologiche e organizzative, che privilegiano lo spirito di gruppo e il lavoro collaborativo rispetto alle performance individuali. Coloro che muovono questo tipo di critiche, comunque, non sembrano avere obiezioni di principio alla assegnazione di premi in denaro, purché vadano a favore di gruppi o squadre, e non di individui.

Quello che sarebbe veramente da controllare è che il premio in denaro non sia impiegato per pratiche negative, come bibite ad alto tasso alcolico, pasticche, fumo, etc. Ma qui entrano in causa le famiglie, il cui ruolo di indirizzo e controllo dei ragazzi è imprescindibile.