
L’ipotesi di cambiare l’intitolazione della scuola “Carlo Pisacane” di Roma – nota alle cronache per l’altissima percentuale di alunni stranieri – sostituendola con il nome di un pedagogista giapponese, ha scatenato una bufera mediatica e politica.
Sulla questione sono intervenuti in tanti, forse in troppi.
Tra gli altri segnaliamo quello dell’assessore regionale del Lazio, Silvia Costa, che ci sembra molto equilibrato e di buon senso.
Dopo aver precisato che soggetti esterni all’Amministrazione scolastica non hanno il potere di rimuovere nessuno (cioè il dirgente scolastico della “Pisacane”), perché questa è una competenza del ministero e dell’ufficio scolastico regionale, la Costa ha dichiarato: “E’ la comunità scolastica che si può esprimere sul cambio di nome di una scuola. La preside, come già avvenuto in altri casi, faccia una sorta di referendum interno alla scuola per dare eventualmente un nuovo nome.“
“Io sono né a favore né contro la decisione di cambiare nome alla Pisacane; dico soltanto che la decisione spetta soltanto alla comunità scolastica“.
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