Servirebbe maggiore serenità, rispetto a quella che si percepisce, per rispondere alla domanda se la conferma della chiusura dell’IC di Pioltello Iqbal Masih per il prossimo mercoledì, 10 aprile 2024, deliberata all’unanimità dal Consiglio di istituto della scuola con una nuova motivazione, sia corretta o se, per dirla per esempio con un titolo apparso sul sito nicolaporro.it, “Ha vinto Allah: Pioltello riscrive la delibera e chiuderà per Ramadan”.

Nella prima versione la delibera sembrava legare la chiusura della scuola alla celebrazione del Ramadan. E su questo avevamo da subito espresso dubbi: poteva sembrare un assist a chi trovava utile considerarlo un atto di “sottomissione” (titolo di un romanzo distopico di Houellebecq che ipotizzava una Francia guidata da un presidente musulmano). Ma la seconda versione, approvata dal CI sempre all’unanimità, ha corretto la precedente delibera in un punto sostanziale: la giustificazione posta alla base della decisione di sospendere le lezioni il 10 aprile 2024 è ora legata chiaramente a ragioni didattiche (la probabile assenza di gran parte degli studenti, di fede musulmana o meno), e non di ossequio all’Islam.

Lo stesso presidente Sergio Mattarella nel rispondere alla lettera inviatagli dalla vicepreside dell’IC Iqbal Masih, Maria Rendani, che lo aveva invitato a visitare la scuola, aveva definito la vicenda “di modesto rilievo”, e non aveva fatto alcun riferimento al Ramadan. E d’altra parte che si trattasse di una scelta didattica e non religiosa era stato precisato subito dallo stesso preside dell’Istituto, Alessandro Fanfoni, raggiunto in questi giorni da nuove critiche ma difeso a spada tratta dalla segretaria della Cisl scuola Ivana Barbacci, che ha parlato anche di “strumentalizzazione dei fatti per una polemica politica che sarebbe auspicabile avesse un profilo più alto”. 

Quindi non è vero quello che scrivono i giornali e i siti più vicini ai settori più sovranisti del leghismo nostrano, che la scuola “chiuda per Ramadan”: chiuderà per ragioni squisitamente educative.

E dunque, chi vince a Pioltello? Diremmo che perdono sia gli islamofobi ossessivi sia gli islamofili rassegnati alla “sottomissione”. Vince la buona scuola del dialogo.