“Per la scuola di tutti “, in marcia contro la Moratti ma critiche anche a Berlinguer

Ci si aspettava più gente alla marcia per il futuro della scuola, “di tutti e di ciascuno”, da Vicchio a Barbiana, la sperduta canonica del Mugello dove Don Lorenzo Milani faceva lezione ai figli dei contadini 24 ore al giorno per tutto l’anno: secondo gli organizzatori, sono stati in dieci mila a rispondere all’appello lanciato dagli ex scolari del Priore, cinque mila secondo la questura, chi c’è stato riferisce di non più di tre mila persone. È stata una manifestazione dai toni discreti, più partecipata che urlata, volutamente senza bandiere né sigle di partito o sindacato, nel nome della grande (e irripetibile) esperienza educativa dell’autore di “Lettere ad una professoressa”.
La manifestazione era esplicitamente contro la riforma dell’attuale governo “che porterebbe alla deriva la scuola pubblica” introducendo “nuova discriminazione e selezione”, curricoli etnico regionali e separazione precoce tra percorsi liceali e professionali.
Ma va detto anche che buona parte dei partecipanti criticava con lo stesso tono anche la riforma dell’Ulivo, dell’ex ministro Berlinguer, il quale per altro marciava confuso tra la folla, accanto a chi raccoglieva firme contro la parità scolastica, e a chi portava al collo cartelloni contro le cosiddette ‘onde anomale’ che il governo dell’Ulivo non aveva saputo evitare.
Alla fine della manifestazione gli ex allievi di Don Milani hanno letto alcuni brani delle lettere e del libro-denuncia del loro maestro, “in modo integrale – hanno spiegato dal palco – per respingere le strumentalizzazioni che al Ministero sono state fatte del suo pensiero di educatore”: il riferimento ad alcuni passaggi del documento Bertagna (vedi TuttoscuolaNEWS n.24 del 30 novembre 2001) che ha anticipato il ddl della Moratti non poteva essere più chiaro.