Per 28 milioni di bambini niente scuola causa guerra

Sono almeno 28 milioni i bambini che nel mondo non vanno a scuola a causa delle guerre. Lo denuncia l’Unesco, in un rapporto su conflitti armati e educazione, pubblicato oggi.

Lo studio mostra che sui 67 milioni di bambini in età scolare nel mondo che non ricevono alcuna educazione il 42% (28 milioni, appunto) vive nei Paesi poveri, dove i conflitti armati sono all’ordine del giorno. Sono stati considerati gli ultimi dieci anni, un periodo durante il quale 35 Paesi sono stati coinvolti in  guerre e combattimenti. Conflitti  che in media, nei paesi poveri, durano circa 10 anni e fanno moltissime vittime tra i bambini, impedendo loro di frequentare la scuola.

In Afghanistan, per esempio, sono stati almeno 613 gli attacchi registrati nel 2009 contro delle scuole (347 nel 2008). Nel nord dello Yemen 220 scuole sono state distrutte o saccheggiate durante i combattimenti che hanno opposto governo e ribelli tra il 2009 ed il 2010. Il timore delle violenze e delle sevizie sessuali “impedisce ai bambini di andare a scuola”, si legge nel rapporto dell’Unesco, soprattutto alle giovani donne.

Il rapporto muove critiche al sistema degli aiuti umanitari sostenendo che il problema dell’educazione in questi Paesi è ampiamente sottovaluto: meno del 2% dell’assistenza umanitaria (cioè circa 149 milioni di dollari, pari a circa 108 milioni di euro) riguarda progetti legati all’educazione, si legge nel rapporto. “Se i paesi ricchi rivolgessero sei giorni delle loro spese militari all’educazione, si otterrebbero i 16 miliardi di dollari necessari per assicurare l’educazione di tutti”,