Pedagogisti di ispirazione cristiana a Scholè

“Educazione e persona”: questo il tema sul quale sono chiamati a riflettere quest’anno i pedagogisti d’ispirazione cristiana invitati al Convegno di “Scholé”, promosso dall’Editrice La Scuola e in programma a Brescia il 6 e 7 settembre prossimo.

“Superato il giro di boa del suo primo cinquantennio, la nuova edizione, intende accompagnare chi si riconosce in questo consueto appuntamento a ripensare i principi e i fondamenti che hanno sino ad oggi retto una riflessione senza sosta sul significato dell’educazione nella nostra società” – spiega monsignor Enzo Giammancheri, animatore e regista di “Scholé”.
E quale valore ha sorretto il lungo itinerario calcato sino ad oggi da pedagogisti, educatori, protagonisti a diverso titolo del mondo della scuola? Giammancheri non ha esitazioni: “La nozione e il concetto di persona. E mezzo secolo dopo la fondazione di Scholé – il primo convegno si svolse dal 6 all’8 settembre del 1954- è lì che bisogna tornare ad interrogarsi. Riprendere l’analisi del concetto di persona alla luce delle differenti componenti dei dibattiti in corso è assunzione di responsabilità che non vuol essere rimandata”. Dunque la persona e la bioetica, e le neuroscienze, e la laicità, eccetera. Più in generale un’analisi a tutto campo su quanto esigono le sfide del confronto con il mondo contemporaneo.

Sono più di cento i docenti universitari che hanno garantito la loro presenza e un impegno “non finalizzato a valutare ciò che è stato, ma a lavorare – in ambito pedagogico.- per costruire ciò che non c’è”. Anche per questo – ed è un altro elemento di novità per l’appuntamento annuale bresciano – sono stati richiesti contributi ad esperti di altre discipline pur pertinenti con la tematica educativa messa sotto il riflettore.

Presso il Centro di Spiritualità “Mater Divinae Gratiae” di Brescia (via S. Emiliano, 36) a partire dalla mattinata di martedì 6 settembre si avvicenderanno sei relatori. Aprirà il convegno Giuseppe Mari (“Le origini del concetto di persona in prospettiva pedagogica”) seguito da Carla Xodo (“Per una pedagogia della persona”). Nel pomeriggio dopo la discussione interverranno Maria Luisa Di Pietro (“Persona e conquiste della scienza”) e Giuseppe Zanniello (” Persona, scuola e formazione”). Mercoledì, in mattinata, dopo la celebrazione eucaristica, toccherà ai contributi di Maria Luisa De Natale (” Persona ed educazione permanente”) e di Mauro Ceruti (“Persona ed educazione informale”). Chiuderà i lavori la consueta discussione nella quale non mancheranno di confluire voci provenienti da differenti ispirazioni della cultura pedagogica italiana (personalista, fenomenologica, ermeneutica, metafisica…).

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