Il Pedagogista Clinico® e l’apprendimento scolastico

L’offerta educativa di un insegnante Pedagogista Clinico® viene condotta nel rispetto delle Potenzialità, Abilità e Disponibilità dell’allievo e persegue il successo formativo di tutti attraverso esperienze capaci di valorizzare le attitudini individuali e garantire un favorevole clima emozionale ed affettivo.

Far apprendere la lettura

La lettura è un atto complesso e richiede numerose abilità. Per aiutare l’allievo l’insegnante Pedagogista Clinico® cercherà di educare e sviluppare le abilità espressivo elocutorie e percettive; l’organizzazione e l’orientamento spaziale; la strutturazione ritmica e spazio-temporale; l’organizzazione dello schema corporeo e la definizione della lateralizzazione, l’equilibrio affettivo e la disponibilità nella relazione ecc. prima ancora di proporre letture cromatiche. Lo scritto nero su bianco sarà proposto solo quando si è raggiunta quella disponibilità e quella abilità minimamente necessarie affinché l’esperienza di lettura sia vissuta con piacere.

Far apprendere la grafia (scrittura)

La grafia per un insegnante Pedagogista Clinico® è una comunicazione segnica espressa in ogni occasione di lasciare traccia. Lo scopo educativo dunque deve essere quello di  rendere l’allievo dinamico, di fargli acquisire abilità distributive tonico-muscolari, appercettive e respiratorio-cinetiche, affinare la sua conoscenza temporo-spaziale, favorire il superamento delle difficoltà gnosiche e prassiche, ecc. fino a consentirgli di vivere in agio il proprio corpo e tornare a disporre di abilità comunicazionali. Si tratta di educare al ritmo, al suono e al movimento fino a far conoscere e riconoscere all’allievo il valore del gesto, a fargli acquisire una capacità gestuale. 

Far apprendere l’ortografia (scrittura)

Per l’insegnante Pedagogista Clinico® non è importante solo conquistare il saper scrivere, bensì raggiungere un equilibrio tra forma, suono e movimento fino a vincere delusione, demotivazione o inibizione e tornare a promuoversi sostenuto da intenzionalità.  Le esperienze devono far acquisire all’allievo una notevole abilità nell’organizzazione sintattica del continuum parlato, nell’uso del lessico, nella telerecezione e discriminazione percettivo-uditiva, nella strutturazione fonologica dei segni grafici, nell’associazione dei suoni alle rispettive forme, nell’inseguimento con l’occhio e nella capacità oculo-manuale, nel discriminare sequenze ritmiche e riprodurle ecc.

Far apprendere la matematica

L’insegnante Pedagogista Clinico® lavorerà sulla gnosia delle dita e delle mani, sull’orientamento spaziale, la lateralità, l’organizzazione dello schema corporeo, le prassie, la decodifica dei simboli matematici e dei segni operazionali, lo scrivere i numeri dettati, le abilità ritmiche, le relazioni matematiche, la fissazione dei numeri, l’organizzazione ed il procedimento, tanti aspetti testimoni di processi mentali complessi alla base della matematica e non solo.

Per concludere

L’insegnante che ha fatto un percorso post-laurea per acquisire i principi e i metodi della Pedagogia Clinica assume abilità metodi e tecniche che gli permettono di fare accedere l’allievo, in difficoltà o meno, all’apprendimento della lettura, scrittura e matematica seguendo percorsi che pongono al centro l’azione educativa e l’allievo come persona.

Prof. Dott. Guido Pesci
Pedagogista Clinico
Fondatore Scuola di Pedagogia Clinica e Direttore ISFAR –
Istituto Superiore di Formazione, Aggiornamento e Ricerca