Passa la sugar tax, Fioramonti: ‘Mi aspetto che i proventi vadano alla scuola’. Ma se funziona non darà risorse

La sugar tax dunque sarà inserita nella legge di Bilancio, ma riguarderà solo le bevande zuccherate escludendo le merendine, che nella proposta iniziale del ministro Lorenzo Fioramonti sarebbero dovute rientrare nel campo d’applicazione della nuova tassa. La conferma è venuta dal ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, e dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha precisato che la sugar tax interverrà “solo per le bevande altamente zuccherate”.

A parte l’elemento di incertezza introdotto dall’uso di un avverbio dal significato indefinito come ‘altamente’, c’è da chiedersi quali saranno gli effetti concreti di una tassa di questo genere. I media hanno riferito di una particolare soddisfazione del ministro Fioramonti, che avrebbe così rivendicato la primogenitura della proposta: “Fermi tutti. Allora non era un’idea così campata in aria, no? Non mi aspetto di essere ringraziato dal governo per aver portato questa idea nel Paese, ma mi aspetto che i proventi vadano tutti a scuola, università e ricerca come nell’idea iniziale. Sarebbe il minimo sindacale” (Ansa del 17 ottobre). Bisognerà vedere se il ministro dell’Economia è d’accordo.

Una cosa è certa: la via maestra per diminuire il consumo delle bevande zuccherate, altamente e non (e la stessa considerazione vale per le merendine) è quella di una migliore educazione dei consumatori. E se i consumatori sono giovani che frequentano la scuola, chi meglio del ministro dell’istruzione sarebbe titolato ad occuparsene?